Non c’è pace per i lavoratori del call center Almaviva di Palermo, che si apprestano a fare i conti con l’ennesima vertenza sindacale. Questa volta a essere a rischio sono i 570 dipendenti che rispondono al telefono per conto di Alitalia. La compagnia aerea di bandiera infatti sta per lasciare il posto a Ita, una nuova azienda economicamente più solida, che da par suo ha già fatto un bando per l’assegnazione del servizio di call center. Bando perso da Almaviva in favore di Covisian, altro colosso del settore. Normalmente non sarebbe un grosso problema, è già successo con la commessa di Sky, anche in questo caso vinta da Covisian e persa da Almaviva, con i dipendenti di quest’ultima che hanno fatto valere le clausole sociali dei loro contratti e sono stati assorbiti dalla prima. Nel caso Alitalia, tuttavia, il discorso cambia, perché sì, ci sono le stesse clausole sui contratti, ma l’azienda che dà in appalto il servizio è diversa.
«Ieri abbiamo saputo che Ita ha assegnato la gestione del servizio Covisian – dice a MeridioNews Marcello Cardella, sindacalista della Cgil – Ancora non abbiamo contezza di che fine faranno i lavoratori che finora hanno lavorato per Alitalia. La nostra grande preoccupazione – sottolinea – Non sappiamo se, contrariamente a quanto accade in questi casi, ci siano garanzie di reimpiego. Non sappiamo se nel bando è stato previsto questo passaggio automatico».
La situazione si era fatta fin da subito piuttosto tesa, con i dipendenti Almaviva che hanno indetto uno sciopero durato cinque giorni. Poi, nelle scorse settimane, era arrivata la rassicurazione da parte di Ita, che aveva affidato a una nota le proprie intenzioni riguardo i dipendenti del vecchio servizio di call center, ma come specifica Cardella: «Siamo ancora in un ambito di mere dichiarazioni, ancora carte non ne abbiamo viste. A questo punto chiediamo un tavolo ufficiale al governo e alle aziende (Ita e Almaviva, ndr) per capire effettivamente come stanno le cose. In questo modo aggiunge il sindacalista – non si potranno fare chiacchiere, ma si dovranno presentare i documenti».
Dello stesso avviso anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «Stupisce che Ita nei comunicati ufficiali per annunciare ieri pomeriggio il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione – dice il primo cittadino – Siamo desiderosi di capire se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro Andrea Orlando di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale».
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