Allo stadio di Barcellona un concerto per la libertà della Catalogna

Lo stadio di Camp Nou di Barcellona, ieri sera ha fatto da palcoscenico ad uno spettacolare concerto dai fini più politici che artistici:  il ‘Concert per la Llibertat’,  alias una grande festa per rivendicare la libertà dei catalani di potere scegliere il futuro della loro regione. 

Il tema è quello dell’indipendenza  da Madrid. Il referendum, come sappiamo,  è fissato per il 2014, nonostante il governo spagnolo e i poteri forti europei stiano facendo di tutto per farlo naufragare.

Lo stadio, raccontano le cronache catalane, era stracolmo: circa 90mila persone, completamente tapezzato di bandiere giallo-rosse, come  a sottolineare  una comunione di obiettivi nella folla accorsa a Camp Nou: il diritto all’autodeterminazione dei popoli.

Lo ha detto chiaramente Muriel Casals, presidente dell’associazione ‘Òmnium Cultural’: “Siamo qui per fare conoscere al mondo la causa del popolo catalano, che una causa per la democrazia. Noi non siamo contro nessuno. Vogliamo dialogare con lo Stato spagnolo e con l’Europa, ma vogliamo una Catalogna libera di decidere. Nessuno, nel XXI secolo può impedire un referendum democratico”.

Un messaggio lanciato da un tempio del calcio internazionale e  rivolto al mondo.  Non a caso, verso la fine della serata,  il pubblico ha creato un mosaico con una scritta in inglese: Freedoom  Catalonia 2014.  

Immagini bellissime, che vorremmo vedere anche in Sicilia. Dove, però, la lotta per l’autodeterminazione, seppur vivace,  rimane molto frammentata e proprio per questo, non riesce ad avere nessuna rappresentanza nelle istituzioni regionali, che essenzialmente, e fino a prova contraria, rimangono in mano agli ascari di vecchia e di nuova generazione.

Non a caso nel governo siciliano c’è un assessore all’Economia inviato da Roma….

In Catalogna è tutta un’altra storia. Dopo le massicce manifestazioni per l’indipendenza,  che hanno visto sfilare a Barcellona milioni di persone, i catalani hanno mandato al governo, lo scorso ottobreEsquerra Republicana de Catalunya (Erc),il Partito della sinistra indipendentista. Che con la la dichiarazione di Sovranità e la decisione di andare dritto verso il referendum e, nonostante la propaganda della stampa di regime europea, non sta deludendo i catalani. 

Sta sicuramente preoccupando Madrid e l’Europa delle oligarchie  finanziarie. Che contrariamente allo spirito dei Padri Nobili dell’Ue, che sognavano una Europa dei Popoli, preferiscono una Europa dove la democrazia è un optional.

 

Foto tratte da www.lavanguardia.com

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Antonella Sferrazza

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