Mentre il Parlamento siciliano, impelagato nella crisi politica che ha investito il Governo Crocetta, continua a non brillare per ‘produttività’, c’è già chi comincia a fare il punto dell’attività legislativa fin qui svolta dai nostri deputati regionali e dei risultati ottenuti. E non è un caso che a farlo sia un parlamentare del Movimento 5 Stelle L’ago della bilancia, pende, infatti, dalla loro parte:
due delle tre leggi di iniziativa parlamentare approvate finora dall’Assemblea regionale siciliana sono a marchio M5S. A ricordarlo è il deputato regionale del Movimento di Grillo, Sergio Tancredi (nella foto sotto, accanto il gruppo dei grillini all’Ars).
Si tratta della legge sull’albergo diffuso e di quella che modifica la governance dell’ Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, sul quale aveva deciso di dettare legge Confindustria Sicilia.
(La terza legge di iniziativa parlamentare e’ quella sulla doppia preferenza di genere nei comuni, osteggiata dal M5s).
Per non parlare del numero delle interrogazioni (dal Muos di Niscemi al Rigassificatore della Valle dei Templi, su cui adesso sta indagando la magistratura, fino alle questioni relative alla truffa dell’articolo 37 dello Statuto siciliano, ad esempio), delle mozioni e delle richieste di atti pubblici, tutti segnali di una presenza parlamentare alquanto attiva sul territorio e a Sala d’Ercole.
“Questo dimostra che il Movimento cinquestelle e’ una forza propositiva e non di protesta come viene spesso rappresentata in modo strumentale”, dice Tancredi. Il deputato cita poi un’altra norma “grillina”, inserita nella scorsa legge di stabilita’ che istituisce il fondo per il microcredito, il cui regolamento e’ stato approvato recentemente dalla giunta Crocetta. Nel fondo confluira’ la quota di indennita’ parlamentare che ogni mese versa ogni deputato pentastellato.
“Il nostro gruppo – aggiunge Tancredi – sta lavorando a diversi provvedimenti di legge. A noi non interessano le poltrone o ragionamenti su maggioranze variabili. Questo e’ il vecchio modo di fare politica. Noi siamo cittadini e siamo dalla parte dei siciliani. Abbiamo in cantiere tanti disegni di legge, a cominciare dall’acqua che vogliamo siamo completamente pubblica fino ai rifiuti”.
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