Dopo il rigassificatore nella Valle dei Templi di Agrigento, dopo linferno di Gela, mentre nella Valle del Mela, nel Messinese, si continua a morire tra i veleni della chimica pesante di Milazzo e le onde elettromagnetiche dei Signori dellenergia, mentre a Niscemi vanno avanti i lavori per il Muos, mentre nellarea industriale di Siracusa trionfano le teratologie (leggere bambini nati deformi) e le morti per tumori tra veleni dellindustria chimica e le raffinerie il Governo regionale di Rosario Crocetta annuncia un nuovo regalo del quale la Sicilia non avvertiva affatto il bisogno: una nuova fazzolettata di raffinerie a cura dei russi della Lukoil.
Ancora chimica, ancora raffinerie, ancora veleni e ancora morte. Non ci sono dubbi: la Sicilia si conferma una colonia sempre a disposizione di chi la vuole massacrare, torturare, martoriare, inquinare:sempre a disposizione di chi vuole portare dalle nostre parti Muos, elettrodotti sulle teste della gente, rigassificatori, raffinerie e altra immondizia industriale.
La verità è che questo Governo di Rosario Crocetta è ogni giorno sempre più deludente. Sullagricoltura si revocano gli unici bandi che avrebbero potuto creare qualcosa di serio per proseguire sotto legida del più bieco lombardismo (il riferimento è al Psr, il Piano di sviluppo rurale).
Della gestione delle attività produttive arrivano solo gli echi a tanti zeri delle liquidazioni dei Consorzi Asi.
Ora arrivano pure i russi. Per portarci che cosa? Le raffinerie. Presidente Crocetta: ma non le bastavano le raffinerie della famiglia Moratti? Pure quelle dei russi?
Che bella Sicilia, ragazzi! Che bel Governo! Che ‘grandi ‘investimenti produttivi’.
Invece di bloccare i lavori del Muos di Niscemi, invece di mandare a quel Paese i Signori dellenergia che stanno massacrando la Valle del Mela, invece di chiudere il capitolo del rigassificatore di Porto Empedoche, invece di bonificare Gela, Milazzo, Priolo, Melilli e la rada di Augusta apriamo le porte ai russi della Lukoil e alle loro raffinerie
Quest’ultima follia annunciata dal Governo regionale rende ancora più pressante la necessità di un vero Partito Autonomista Siciliano per difendere la nostra Isola da chi continua a programmare non lo sviluppo, ma la rapina, l’inquinamento e il massacro della Sicilia.
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