Un progetto da sei milioni e mezzo di euro, per riqualificare i ruderi dell’Albergheria – che ancora portano su di sè le cicatrici della seconda guerra mondiale – e rilanciare l’ex capannone del mercato: nell’ambito del piano per l’inclusione sociale e lotta alla povertà è stato approvato dalla Regione siciliana il finanziamento di un piano di rilancio di uno dei quartieri storici di Palermo. Il progetto è stato presentato dall’Istituto Autonomo Case Popolari e ha visto il supporto dell’assemblea pubblica SOS Ballarò e del Comune.
Nello specifico verranno realizzati: cinque alloggi in via Chiappara al Carmine, 15 alloggi tra il vicolo Placido Viola e il vicolo Quartararo e una struttura coperta che richiamerà l’ex capannone liberty disegnato dal famoso architetto Basile. Per i tanti che ancora la ricordano, la struttura fino agli anni ’70 fungeva da mercato del pesce all’interno del mercato di Ballarò. La copertura in piazza del Carmine, chiesta dagli stessi commercianti, mira a ridare lustro alla piazza incrementando la ripresa economica del mercato. Inoltre è prevista la ristrutturazione dell’ex centro sociale Laboratorio Zeta, in via Boito, che diventerà una casa per migranti con 20 posti letto.
L’operazione economica, destinata a «categorie fragili per ragioni economiche e sociali», sarà effettuata con un contributo a fondo perduto pari al 100 per cento delle spese di investimento ammissibili. «Ancora una volta – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – Ballarò si conferma cuore pulsante e luogo di stimoli per l’intera città. Un risultato straordinario, con il mercato che può ambire a recuperare e rafforzare il proprio ruolo per il piccolo commerci, ma soprattutto può divenire un nuovo polo di attrazione per palermitani e turisti, con un recupero filologico dell’area. Il tutto con un approccio che ancora una volta segna come per Palermo coincidono le cifre dell’accoglienza e dello sviluppo per tutti».
Per Massimo Castiglia, presidente della prima circoscrizione, «questo progetto è importante perché sottolinea la natura popolare del quartiere Albergheria. Verranno recuperati dei palazzi distrutti con un intervento di recupero edilizio che influisce sul quartiere e va incontro alle esigenze di chi è in difficoltà e in disagio alloggiativo. È importante ed è da stimolo anche il mercato coperto di piazza del carmine, fortemente voluto dai mercatari stessi perché permette di creare un’attrazione e di regolarizzare il mercato stesso. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di una collaborazione tra istituzioni e territorio per il rilancio dei quartieri popolari e dei mercati storici della città. Adesso chiederemo allo Iacp e agli assessorati coinvolti di avviare un processo partecipato rispetto al progetto del capannone».
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