Al via la sanatoria edilizia ‘benedetta’ dal Governo Crocetta. Sullo sfondo, interessi ‘inquietanti’

LA MANOVRA L’AVEVA TENTATA NEL 2002 IL GOVERNO BERLUSCONI. MA ALLORA L’ASSESSORE CHE AVREBBE DOVUTO PROMUOVERE IL ‘RISANAMENTO’ DELLE COSTE SICILIANE USCI’ DI SCENA. COSI’ SI DECISE DI SOPRASSEDERE ANCHE SUI VINCOLI RELATIVI. OGGI SI RIPARTE DAI VINCOLI RELATIVI. CON L’OBIETTIVO DI…

Il Governo regionale e i Comuni dell’Isola cercano soldi. E si illudono di trovarli con una sanatoria edilizia truffaldina che nasce da un parere del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che riguarda un singolo cittadino del Comune di Milazzo. Un parere – che sul quotidiano la Repubblica edizioni di Palermo diventa addirittura una sentenza! – sul quale la politica siciliana sta costruendo un castello di carta.

Su questo parere del Cga – che, ribadiamo, riguarda un singolo cittadino – l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ha già costruito una circolare per riaprire le pratiche di sanatoria edilizia. Quello che sta succedendo sarebbe comico se non riguardasse il destino di aree vincolate della Sicilia travolte dal cemento.
Di fatto, la Regione e le amministrazioni comunali stanno approfittando di un parere che riguarda il terrazzo di un’abitazione di Milazzo per riaprire tutte le pratiche di sanatoria edilizia nelle aree che ricadono nei cosiddetti vincoli relativi. Per la Sicilia – per esempio, per le aree vincolate della nostra Isola, che sono tantissime! – si profila un massacro. Un massacro del territorio promosso da un Governo regionale di centrosinistra! 

Perché fanno questo? Perché Regione e Comuni, così facendo, cercano di ‘spillare’ soldi ai cittadini siciliani facendogli pagare una sanatoria edilizia fasulla. Va ricordato, infatti, che questa sanatoria adottata dagli alti burocrati di uno dei peggiori assessorati della Regione siciliana – l’assessorato al Territorio e Ambiente – è strana. Perché nel caso di edifici abusivi realizzati dentro le aree vincolate il pagamento dell’oblazione potrebbe eliminare l’illecito amministrativo, ma lascerebbe immutato il fatto penale, cioè il reato, e l’obbligatorietà dell’azione penale, cioè l’abbattimento del manufatto disposto dalla magistratura.

Un altro aspetto riguarda gli interessi che si celano dietro questa assurda sanatoria edilizia. E’ noto che tante aree sottoposte a vincolo, da una decina di anni, sono oggetto di interesse di ‘investitori’ particolari. Il dubbio, insomma, è che dietro questa speculazione – fino ad oggi considerata fuori legge, nonostante il tentativo del Governo Berlusconi, nel 2003, di favorire certi ‘potentati’ siciliani – ci siano i soliti interessi ‘pesanti’ che rimangono nell’ombra.

Insomma, per dirla in modo molto brutale, certi ‘interessi siciliani’ che si celano dietro questa ‘inquietante’ sanatoria edilizia potrebbero essere il frutto di un accordo romano tra Renzi e Berlusconi. Del resto, non è stato proprio il Cavaliere, nel 2013, a tentate di ‘pilotare’ anche in Sicilia una sanatoria edilizia in aree vincolate?
L’operazione, allora, venne bloccata, non senza fatica. La ‘pratica’, però, è rimasta ‘in sonno’, come certi massoni che scompaiono quando ci sono burrasche. Per ricomparire quando le condizioni ridiventano favorevoli.    

Quello che sta succedendo negli uffici della Regione e nei Comuni siciliani ha dell’incredibile. Intanto  c’è la solita scorrettezza del Governo di Rosario Crocetta, che predica antimafia e legalità e poi promuove sanatorie edilizie. Un Governo che promuove una discutibile sanatoria edilizia infischiandosene dell’Ars che ha già annunciato una legge per bloccare tale operazione. Un atto, insomma, di un Governo senza vergogna!

Ma il punto non è solo questo. La sfacciataggine di questo personaggio e dei suoi ‘pupari’ la conosciamo già. Sono i risvolti di questa storia che sono in parte inquietanti e in parte iniqui. Soni inquietanti perché ripropongono una vecchia storia del 2003 che allora venne archiviata anche perché un assessore trapanese che si era impegnato con certa gente ad estendere la sanatoria di Berlusconi anche nelle aree ad inedificabilità assoluta (cioè lungo le coste siciliane) usciva piano piano di scena.

Scomparsi i “Piani di recupero” delle zone costiere – questa era la formula con la quale nel 2003 si cercava di far passare la sanatoria edilizia lungo le coste – si pensò di rinviare a data da destinarsi anche la sanatoria edilizia nelle aree con vincoli relativi.

In tutti questi anni quasi ogni anno l’Ars ha provato a far passare la sanatoria edilizia. Ci ha provato anche quest’anno il solito Governo della ‘Rivoluzione’ di Crocetta. Ma il tentativo è stato bloccato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle: quelli ‘cattivi’, mentre i ‘buoni’ sarebbero i parlamentari del PD, che quando si parla di sanatoria edilizia, chissà perché, stanno sempre zitti…

Ora la sanatoria ritorna. Con un cavillo degno dell’Abate Vella, com’è tipico, del resto, di una politica siciliana truffaldina e sempre disponibile verso certi ‘ambienti’: ‘ambienti’ che, dal 2003, aspettano la sanatoria nelle aree con vincoli relativi e nelle aree costiere (entro i 150 metri dalla battigia, cioè con vincoli d’inedificabilità assoluti).

Aspettiamoci di tutto, adesso. Questa è gente senza scrupoli. Che difende interessi di gente senza scrupoli. Gente ‘pesante’. Molto ‘pesante’. Aspettiamoci anche il tentativo di ‘cavillare’ sulla legge regionale n. 78 del 1976: aspettiamoci i pareri di eminenti ‘giuristi’ pronti a dire che lungo le coste, volendo, certe cose si potrebbero ‘sanare’…

La Sicilia attraversa una crisi economica spaventosa. Le famiglie siciliane sono allo stremo, massacrate dalle tasse a tutti i livelli. Ora, dopo Imu, Irpef, Tarsu e via continuando arriva, almeno per un bel numero di siciliani, una bella sanatoria edilizia. Oltre che sfasciare l’ambiente, questa sanatoria toglierà altri soldi alle famiglie.
Invece di sostenere i consumi, la Regione e i Comuni, di fatto, puntano a drenare altri soldi alle famiglie siciliane. Questo ridurrà ulteriormente la domanda al consumo provocando un ulteriore aumento della disoccupazione. Il tutto per una sanatoria edilizia che dovrebbe rinpinguare, a spese degli stessi siciliani sempre più impoveriti, le ‘casse’ di Regione e Comuni.

Un grande ‘statista, il presidente Crocetta. E grandi ‘statisti’ i Sindaci siciliani che stanno promuovendo questa schifezza. La Sicilia, ormai, è veramente al capolinea.

Redazione

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