IL SENATORE MINEO DICE CHE CROCETTA E’ “SULFUREO”. IN REALTA’, E’ ANCHE SURREALE. PROVIAMO A RACCONTARE IL PERCHE’
Il senatore Corradino Mineo dice che Rosario Crocetta “è un personaggio sulfureo”. A nostro modesto avviso, l’attuale governatore è un personaggio surreale. C’è, in questo signore di Gela, anche se con ‘fattezze’ piuttosto ‘rozze’, tutta la carica distruttiva del Dadaismo applicato in modo piuttosto abborracciato alla politica.
A parte le nomine ‘zaffigne’ nelle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia, è a dir poco comico il suo comportamento verso il PD. Complice, forse, l’atteggiamento supino dell’Udc siciliana, che dopo aver ripetutamente preso schiaffi da Crocetta sorride per amore di due poltrone di assessori, il governatore pensa di applicare lo stesso metodo con il PD siciliano. Non calcolando che il Partito Democratico, nonostante i problemi, non è un Partito ‘inventato’ come l’Udc, ma una forza politica radicata nel territorio e con una propria identità.
Proprio ieri il segretario regionale di questo Partito, il giovane e determinato Fausto Raciti, ha spiegato a Crocetta che il PD, prima di fare i nomi degli assessori, vuole conoscere il programma del ‘Nuovo’ Governo. E, in ogni caso, i quattro nomi (e non due!) che, eventualmente, verranno fuori dovranno passare per la direzione regionale del PD, che non è convocata né oggi, né domani.
Raciti e il PD danno dignità alla politica. Che è partecipazione, collegialità. L’esatto contrario di quello che pensano Crocetta e il senatore Lumia, che invece pensano di decidere tutto di tutti.
Leggiamo su tanti giornali che il Governo Crocetta bis è ormai quasi fatto. E la cosa ci diverte un mondo. Perché nella nostra lunga attività di cronisti politici è la prima volta che vediamo nascere un Governo regionale con un Partito – il PD – che ha ben quattro assessori senza averli mai designati! E’ o non è, tutto questo, surrealismo politico?
Nella storia delle Avanguardie artistiche del Novecento, il Surrealismo, in un certo senso, rappresenta l’evoluzione del Dadaismo. André Breton, che del Surrealismo è stato, forse, l’esponente più conosciuto lamentava il fatto che il sogno – che per lui era l’inconscio – aveva avuto un ruolo secondario nelle manifestazioni artistiche. D qui la sua idea di fondare l’arte sul sogno.
La stessa cosa – trasferendo il tutto in politica – potrebbe essere successa nelle teste di Lumia e Crocetta che, probabilmente ‘rileggendo’ Breton in chiave politologica-patologica, ‘sognano’ di essere i ‘padroni’ anche del PD siicliano.
I due – parliamo sempre di Lumia e Crocetta – dei quattro assessorati che dovrebbero andare al PD, pronto accomodo, hanno già scelto due nomi: Nelli Scilabra e Angelo Villari. Tra oggi e domani, così si racconta, ne potrebbero scegliere altri due.
Ecco l’aspetto surreale: i due si appresterebbe ad ‘assegnare’ quattro assessori in ‘quota PD’ non scelti dal PD! Il ‘sogno’ che diventa realtà: Lumia e Crocetta che si sostituiscono alla direzione regionale di un Partito, nominano assessori regionali quattro propri ‘amici’ e dicono: “Questi sono gli assessori del PD”.
Vi sembra tutto surreale? O dadaista? Però, se ci riflettiamo, la mossa, oltre che surreale, è astuta. Lumia e Crocetta stanno giocando d’anticipo sulla direzione regionale del PD: perché mai, infatti, la direzione regionale di questo Partito dovrebbe avallare le designazioni di Scilabra e Villari?
In democrazia – nelle democrazie parlamentari – decidono i Partiti attraverso i propri organi. Lumia e Crocetta, con l’inganno, stanno cercando di sostituirsi agli organi interni al PD – cioè alla direzione regionale del Partito Democratico – provando a far passare le designazioni di quattro assessori come designazioni del PD.
Questa mossa potrebbe preludere a un’altra mossa. Dopo essersi sostituiti al PD, nominandogli gli assessori, Lumia e Crocetta potrebbero ‘armare’ una mezza ‘tragedia’ politico-mediatica, attaccando il PD siciliano, ‘reo’ di non accettare il ‘Nuovo’ che dicono di rappresentare.
Con questa ‘tragedia’ – nella quale potrebbero entrare elementi dell’antimafia ‘gridata’: ‘minacce’ e solite sceneggiate varie – i due andrebbero a Roma, da Renzi e da Davide Faraone, a rappresentare l’immagine di un PD siciliano ‘delegittimato’ che non accetta il ‘Nuovo’ rappresentato da chi in Sicilia, amministrando la Regione, ‘rischia’.
L’obiettivo sarebbe quello di coronare il ‘sogno’ – ancora il ‘surreale’ che diventa realtà – di Lumia capolista del PD alle elezioni europee nel collegio Sicilia-Sardegna.
Così, dopo avere incamerato tutte le poltrone della sanità pubblica e i quattro assessorati del PD, si prenderebbero pure la candidatura di Lumia…
In questo senso, forse ha ragione il senatore Mineo quando definisce Crocetta sulfureo…
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