Al Rouge et Noir la sfilata di beneficenza Emmaus «Aiutiamo i bimbi abruzzesi colpiti dal terremoto»

«Noi intercettiamo bisogni e decidiamo di destinare a chi riteniamo più meritevole. Due anni fa Le Onde erano in difficoltà. Per fortuna, ora vivono un momento più sereno e hanno il piacere di organizzare insieme a noi una serata di beneficenza per donare ad altri». Per il terzo anno consecutivo torna l’appuntamento con la sfilata di moda Vintage del campo Emmaus Passione Civile. Domani i ragazzi di volontariato internazionale, insieme alle donne delle associazioni Le Onde e Laboratorio Zen, sfileranno alle 19 al cinema Rouge et Noir con abiti del mercatino dell’usato. Stavolta, come rivela il presidente Nicola Teresi, il ricavato andrà in favore dei bambini abruzzesi vittime del terremoto.

«Quest’anno il denaro raccolto andrà all’associazione culturale Lumi, di Sellano, in Umbria, che ha fatto nascere una ludoteca per tutti quei minori che dopo il terremoto si sono trovati senza un tetto, e poi a dover vivere e rielaborare un trauma grazie alla musica». Un appuntamento ancora una volta all’insegna della solidarietà, in linea con lo spirito del movimento che nasce dalle persone in difficoltà che si autofinanziano con la raccolta e rivendita di merce usata per aiutare altre persone bisognose. E non è un caso se la scelta è ricaduta proprio su questa associazione, fondata da una persona scomparsa da poco, un «grande amico fraterno di Emmaus»: il musicista Piergiorgio Faraglia. «Ha fatto nascere Emmaus con noi – prosegue Teresi – ed è stato sempre la nostra voce e il nostro menestrello. Era arrivato finalista al premio Tenco un anno e mezzo fa, e ha vinto un premio De Andrè. Una persona speciale come poche, appassionato di musica e della vita».

 Ad accompagnare la serata gli artisti Patrizia D’Antona e Piero Sciascia durante la presentazione degli abiti e dell’oggettistica vintage. Ma anche un’edizione, quella di quest’anno, che assume un significato nuovo per Emmaus che finalmente, dopo tanto tempo, ha trovato una sede definitiva. «Dopo due anni e mezzo la comunità che ha vissuto ospite in alcuni beni confiscati, possiede una casa – spiega Teresi –  Il Comune ha assegnato una villa confiscata alla mafia e, dopo numerosi interventi, le persone che togliamo dalla strada perché sono vittime di povertà, possono tornare autonomi e finanziatori di ulteriore solidarietà grazie al mercatino».

Tra le altre iniziative messe in campo dall’associazione, anche l’adesione gratuita al campo estivo per 54 minori del plesso didattico Lambruschini, la scuola elementare del Marconi, anche grazie all’aiuto dei circa 70 volontari: «Noi offriamo vita di comunità, vitto e alloggio e un’esperienza di volontariato: i ragazzi ci aiutano e allo stesso tempo fanno formazione sull’antimafia sociale, sull’immigrazione e accoglienza, sulla violenza contro le donne e le ingiustizie sociali e ambientali. È un momento di responsabilità collettiva – conclude – prendendoci cura della città». 

Antonio Mercurio

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