Al comizio di Forza Nuova atteso pure Massimo Ursino Anpi alla testa del corteo antifascista di piazza Verdi

Evitare il contatto. È la priorità di tanti: fascisti e antifascisti (non tutti), forze dell’ordine e istituzioni. Dopo l’aggressione al responsabile di Forza Nuova Massimo Ursino, in città il clima si è ulteriormente surriscaldato. Oggi è il giorno della verità, tra il comizio a piazza Croci del leader di Fn Roberto Fiore alle 18 e 30 e la manifestazione antifascista che si terrà a piazza Verdi a partire dalle 16. Le forze dell’ordine stanno predisponendo un piano per evitare scontri tra i due gruppi. Sono più di 200 gli agenti che saranno predisposti lungo le strade che separano le due piazze, distanti poco più di un chilometro. 

La manifestazione antifascista è promosso dai centri sociali, da Potere al popolo e dal Partito Comunista (con a capo Marco Rizzo). Ad aderire sono le tante realtà antifasciste della città: dall’Arci al Coordinamento Pride, dai Cobas agli anarchici fino ad arrivare all’Anpi. E saranno proprio i partigiani ad aprire il corteo, attraverso una scelta che, stabilita a due giorni dal corteo in un’infuocata assemblea al circolo Porco Rosso, mira a ricomporre il fronte antifascista che – almeno sui social – si era diviso sulle pratiche da portare avanti. L’aggressione ad Ursino infatti è stata condannata da tanti e difesa quasi esclusivamente unicamente dai centri sociali

Previste anche presenze provenienti da ogni parte della Sicilia, come quelle dei giovani catanesi della Comunità Piazzetta Resistente. Il corteo percorrerà via Maqueda, arriverà a piazza Pretoria dove ci sarà un primo momento di interventi, per poi svoltare in via Roma, imboccando via Cavour e tornando in piazza Verdi. Per «motivi di sicurezza e pubblica incolumità» la polizia municipale ha disposto una serie di divieti di sosta che saranno attivi oggi: a partire dalle 8 e fino alle 24 in via Borrelli, via Calvi, via Castriota (nel tratto compreso tra via Borrelli e via Manin), via Corleo; e a partire dalle 14 e fino alle 24 in via Liberia, via Castriota (nel tratto compreso tra via Albanese e via Borrelli), via Manin.

Sempre oggi tra l’altro è prevista l’udienza con la quale il gip Roberto Riggio deciderà se convalidare o meno il fermo e disporre eventualmente la misura cautelare per Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso, i due militanti dei centri sociali accusati di aver fatto parte del gruppo che martedì sera ha aggredito il forzanovista Massimo Ursino. E ai due inquisiti, che in passato sono stati denunciati anche per alcune proteste davanti la base militare americana di Niscemi, arriva la solidarietà del comitato No Muos di Palermo. «Siamo vicini e solidali con i compagni arrestati – dice l’attivista Antonio Rampolla -, respingiamo la manovra repressiva di magistratura e polizia. Da tempo a Palermo sono le forze politiche (in primis Pd e Forza Italia) che hanno permesso che le organizzazioni neofasciste potessero essere sdoganate». 

Intanto il forzanuovista Massimo Ursino, dopo una notte di ricovero, è stato dimesso: dopo un’iniziale prognosi di venti giorni, questa è stata ridotta a cinque. Il responsabile provinciale di FN, già guarito, è di certo il più atteso al comizio di Fiore. Anche in questo caso è prevista una mobilitazione dai fascisti da ogni parte della Sicilia. Al momento però manca l’adesione dell’altro noto gruppo neofascista, vale a dire Casapound, che alle 17 e 30 ha scelto di non esserci e di presentare il programma elettorale presso la sede cittadina di cortile Barcellona, non molto distante dal luogo dove Ursino è stato malmenato. 

Andrea Turco

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