Un dispositivo di nove pagine per scrivere un nuovo capitolo della storia giudiziaria di San Giovanni Galermo e del rione Balatelle, quartiere periferico a Nord di Catania e storica roccaforte della famiglia di Cosa nostra dei Santapaola. Le condanne sono quelle del maxi processo di primo grado nato dall’operazione antimafia Dokss, scattata la scorsa estate nei confronti di 54 persone.
Il quadro che ne viene fuori, però, non è perfettamente in linea con quanto chiesto durante la requisitoria dai magistrati della procura di Catania. Se da un lato il giudice Fabio Di Giacomo Barbagallo ha aumentato la condanna fino 20 anni per il presunto reggente Salvatore Fiore, dall’altro ha deciso di escludere alcune aggravanti per gli altri imputati. Rischiavano un quinto di secolo di carcere Domenico Musumeci, Lucio Motta, Vincenzo Gigantini e i fratelli Angelo e Vincenzo Mirenda. I due, ritenuti dagli inquirenti in lotta per la successione al vertice della famiglia a San Giovanni Galermo dopo i guai con la giustizia di Fiore, sono stati condannati rispettivamente a dieci e sedici anni di reclusione. La partita però non è chiusa. Finito il processo di primo grado, tenutosi con il rito abbreviato, con ogni probabilità il confronto tra accusa e difese si sposterà in corte d’Appello.
Il gruppo, stando al quadro tratteggiato dagli inquirenti, sarebbe riuscito a guadagnare circa 50mila euro al giorno grazie allo spaccio di droga. Questo il business principale, oltre alle estorsioni, attraverso cui il clan avrebbe allungato i propri tentacoli anche fuori dai confini di Catania. I Santapaola di Galermo sarebbero stati operativi anche ad Adrano, Giarre, Santa Maria di Licodia e, in una circostanza, fino a Pachino, nel Siracusano. Nella piramide del gruppo, ritenuto a sua volta una costola di quello presente nel territorio del quartiere Villaggio Sant’Agata, alla base ci sarebbero stati anche alcuni bambini cresciuti troppo velocemente. Personaggi «maturi e scafati», volendo usare le parole degli investigatori. Che prendevano parte, senza battere ciglio, al lavoro di confezionamento della droga. Al vertice, poi, non ci sarebbe rimasta una sola persona. Ma una serie di pregiudicati che, durante l’inchiesta, si sarebbero alternati tra loro per non lasciare vacante la cabina di regia. Postazione in cui si sarebbero accomodati Enzo il biondo, Turi ciuri, ma anche Turi il puffo ed Enzo patata. Ovvero Vincenzo Guzzetta, Salvatore Fiore, Salvatore Gurrieri e Vincenzo Mirenda.
Passato il 2013 e l’operazione antimafia Fiori bianchi 2, a San Giovanni Galermo sarebbe iniziata a tutti gli effetti la corsa alla reggenza. Una questione, secondo la ricostruzione dell’accusa, discussa internamente dalla famiglia Mirenda. Meglio Arturo, più anziano e con maggiore esperienza, o Vincenzo, dodici anni più giovane e con tanto rancore dentro per il comportamento del parente? Lo scontro tra i fratelli poggia le sue basi su alcuni arresti che il più grande dei Mirenda subisce durante gli anni. Alcuni dei quali ritenuti dei meri espedienti utili, per esempio, addirittura a non pagare una partita di droga. Un rapporto così logoro che avrebbe spinto il più giovane a chiedere l’estromissione di Arturo dalla famiglia mafiosa. I venti di guerra dei Mirenda non si sarebbero placati facilmente e, sempre nel 2013, nel loro mirino sarebbe finito anche Vittorio Benito Fiorenza, adesso condannato a 10 anni. L’uomo, per i pm, sarebbe stato oggetto di un attentato fallito dopo essere stato il protagonista di un pestaggio ai danni di Arturo Mirenda.
Le condanne nel processo di primo grado
Aiello Claudio Pietro Antonio, 6 anni e 20mila euro di multa
Aiello Diego, 4 anni e 14mila euro di multa
Aiello Giosuè Michele, 4 anni e 14mila euro di multa
Bulla Alfredo, 5 anni e 4 mesi
Buttafuoco Daniele, 10 anni e 8 mesi
Buttafuoco Domenico, 6 anni e 20mila euro di multa
Calabretta Claudio, 7 anni e 4 mesi, 30mila euro di multa
Caltabiano Nunzio, 4 anni e mille euro di multa
Caltabiano Salvatore, 9 anni
Corallo Andrea Nicolò, 6 anni e 8 mesi
Cosentino Antonino, 9 anni
Di Gaetano Pierpaolo Gianluca, 2 anni e 200 euro di multa
Fiore Salvatore, 20 anni
Fiorenza Vittorio Benito, 10 anni
Freni Giorgio, 6 anni e 20mila euro di multa
Furnò Francesco, 5 anni e 4 mesi
Gigantini Vincenzo, 10 anni
Giuffrida Antonino, 4 anni e 14mila euro di multa
Giuffrida Armando, 5 anni e 4 mesi
Guglielmino Mario, 3 anni e 4 mesi, 6mila euro di multa
Gurrieri Salvatore, 20 anni
Iuculano Francesco, 5 anni e 4 mesi
Leotta Silvana, 5 anni e 4 mesi
Lo Re Salvatore, 5 anni e 4 mesi
Mangano Antonio, 10 anni
Mantarro Salvatore, 5 anni e 4 mesi
Mirenda Angelo, 10 anni e 20mila euro di multa
Mirenda Arturo, 5 anni e 20mila euro di multa
Mirenda Vincenzo, 16 anni
Motta Francesco Lucio, 12 anni e 30mila euro di multa
Musumeci Corin, 4 anni e 14mila euro di multa
Musumeci Desiree, 5 anni e 4 mesi
Musumeci Domenico, 18 anni
Palermo Alessandro, 20 anni
Ponzo Salvatore, 6 anni e 2mila euro di multa
Privitera Francesco, 2 anni e 200 euro di multa
Russo Antonino, 9 anni
Russo Mario, 4 anni e mille euro di multa
Savoca Antonino, 4 anni
Scuto Antonio, 5 anni e 20mila euro di multa
Solferino Camillo Liborio, 5 mesi e 10 giorni
Spataro Corrado, 5 anni e 4 mesi
Strano Nicola, 4 anni e 14mila euro di multa
Vizzini Massimo, 9 anni
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