I finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari, nei confronti di Giuseppe Milici, originario di Ragalna, in quanto ritenuto responsabile del delitto di illecita coltivazione di sostanza stupefacente. Il 29 luglio scorso i baschi verdi del capoluogo, dopo lunghi appostamenti e perlustrazioni in terreni impervi, avevano individuato e sottoposto a sequestro, nei terreni vicini a Misterbianco, un’estesa piantagione costituita da 740 piante di marijuana.
L’estensione della piantagione – munita di un complesso sistema di irrigazione e insistente su un appezzamento di terreno di oltre mille metri quadrati di proprietà di un uomo di Catania, risultato estraneo ai fatti – nonché il suo intrinseco valore economico, che si aggirava intorno al milione e mezzo di euro, aveva imposto ai responsabili della illecita coltivazione di vivere stabilmente presso il fondo coltivato, appositamente attrezzato con un capanno. Le indagini avevano consentito di accertare che a vigilare e custodire la piantagione erano due uomini: Mario Rosario Longo, 27enne di Ragalna finito in manette il 29 luglio, e un secondo uomo che però era riuscito a scappare.
Gli elementi acquisiti nell’immediatezza dell’intervento hanno consentito di iniziare più estese indagini, anche di natura tecnica, per individuare anche l’altro responsabile della piantagione. Così i finanzieri hanno individuato Milici, 50enne di Ragalna.
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