Agrigento, ospedali al collasso. Cgil: “Tanti manager e poco personale”

DRAMMATICA DENUNCIA SULLA SANITA’ NELLA CITTA’ DEI TEMPLI

Lei dice che i conti della sanità siciliana sono a posto. Ma nulla sul fatto che gli ospedali sono allo sfascio. L’assessore regionale al ramo, Lucia Borsellino, vive in un mondo tutto suo, e non sembra preoccuparsi molto dei servizi resi ai cittadini.

L’ultima denuncia, in ordine di tempo, arriva da Agrigento. Alfonso Buscemi, sindacalista della Cgil, traccia una quadro a tinte fosche della situazione sanitaria nella Città dei Templi:
“Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’ invasor” questa e’ la celebre frase dell’Inno dei Partigiani. All’ASP di Agrigento invece si potrebbe dire “una mattina mi son svegliato e ho trovato tre manager e pochi operatori sanitari” dice il sindacalista.

Che spiega: “E’ noto, infatti, che dopo il siluramento da parte dell’Assessorato alla Sanità Siciliana del Commissario Dottor Messina, è stato nominato un altro Commissario, Dottor Termine, nel frattempo viene nominato Direttore Generale il Dottor Ficarra, in quel momento Direttore Amministrativo in carica all’Asp agrigentina. A seguito della sentenza del CGA a cui Messina si era rivolto contro il siluramento, una mattina si sono incontrati tutti e tre nella stanza dei bottoni, dove dopo un pò di imbarazzo Termine e Ficarra lasciano l’Azienda agrigentina nelle mani di Messina. Con quale stato d’animo un manager può lavorare sapendo che da un giorno all’altro sarà ancora rimosso?”.

Non lo sappiamo, ma di certo per i cittadini la musica è peggiore:

“E’ facile immaginarlo ma diventa ancora più facile sapere che la sanità agrigentina rischia il collasso. Nel 2013 al fine di sopperire al pesante vuoto in organico sono stati dati incarichi a n. 784 lavoratori a tempo determinato, con delibera approvata nel mese di marzo l’azienda ha deciso di effettuare il taglio del 10% sulla spesa del personale a tempo determinato, al fine di risparmiare 6 milioni di Euro, a questi tagli vanno sommati i pensionamenti ulteriori di questi ultimi anni, non solo, ci risulta anche, che dei contratti che vanno scadendo, solo pochissimi vengono rinnovati, non è un mistero infatti il grande disagio dei Primari che hanno sulle loro spalle la responsabilità, di spiegare ai cittadini che non hanno sufficiente personale a disposizione e cosa altrettanto grave i pochi lavoratori in servizio, presso i singoli reparti, sono al limite di ogni sopportazione perchè devono sopperire a questo stato di cose.

Naturalmente, non parliamo dei lavoratori, che non avendo avuto rinnovato il contratto vanno a lavorare fuori Agrigento, dopo che sono stati formati a spese dell’Asp locale portando la ricchezza professionale lontano dal Territorio agrigentino, e ancora, ci chiediamo, con quale criterio avviene la selezione di quei pochi contratti rinnovati, qui, ci fermiamo e chiediamo un incontro al Dottor Messina, per discutere come intende garantire i Livelli Essenziali di Assistenza in queste condizioni, se conferma l’attuale direttiva che prevede un taglio del 10 % o intende tagliare oltre; e All’Assessore Borsellino di verificare quanto diciamo e soprattutto, dare la soluzione a queste denunce, che facciamo ormai da quattro anni, sbloccando i concorsi che l’Asp di Agrigento a differenza delle altre Aziende Sanitarie Siciliane non ha saputo effettuare negli anni precedenti, sapendo che nel lontano 2010 i posti vacanti in dotazione organica erano ben 355 e quindi avere la consapevolezza che oggi sono 518″.

Redazione

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