Fabrizio La Gaipa, uno dei candidati della lista del Movimento 5 stelle alle scorse regionali ad Agrigento, è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Imprenditore 42enne nel settore alberghiero, giornalista, in passato presidente del consorzio turistico Valle dei Templi, è stato posto ai domiciliari dalla squadra mobile.
L’accusa che gli viene contestata riguarda una presunta estorsione a due dipendenti dell’imprenditore che sarebbero stati costretti a firmare false buste paga. Con Fabrizio La Gaipa risulta indagato nella stessa inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento anche il fratello Salvatore per il quale i magistrati hanno disposto il divieto di dimora in città. «L’indagine ha per oggetto una duplice estorsione perpetrata dagli indagati ai danni di due dipendenti costretti, dietro la minaccia del licenziamento, ad accettare un salario inferiore a quello risultante nelle buste paga», spiega in una nota il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio che coordina le indagini insieme al sostituto Carlo Cinque.
L’imprenditore alberghiero, titolare del Costa Azzurra Museum sul litorale agrigentino di San Leone, era l’unico candidato della città capoluogo nel collegio di Agrigento per le elezioni regionali ed era giunto terzo con 4357 voti, risultando il primo dei non eletti.
«I dipendenti – continua Patronaggio – persone offese del reato, hanno offerto riscontri documentali ed audio alle loro dichiarazioni accusatorie nei confronti degli indagati. Il fenomeno delle false buste paga è particolarmente diffuso nell’Agrigentino ed oggetto di particolare attenzione investigativa da parte dell’Ispettorato del lavoro oltre che delle forze di polizia». Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia da parte del gip, Stefano Zammuto. Poco prima delle 16, il collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle ha reso nota la «sospensione in via cautelare dell’iscritto Fabrizio La Gaipa, visti gli articoli 4 e 5 del regolamento del Movimento 5 Stelle». A renderlo noto i parlamentari Nunzia Catalfo, Riccardo Fraccaro e Paola Carinelli.
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