C’E’ IL DUBBIO CHE DIETRO QUESTO ATTO DI VIGLIACCHERIA CI POSSANO ESSERE INTERESSI LEGATI ALLE ASSUNZIONI – A QUANTO PARE CE NE SAREBBERO DI ‘NUOVE’ – IN SICILIA E-SERVIZI
L’ombra di Sicilia e-servizi dietro l’aggressione del parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio.
La domanda aleggia in queste ore di nervosismo, n una Sicilia dove il ‘posto’ per lavorare si trova con gli imbrogli della politica e dei sindacati ‘truffaldi’: in una parola, con il precariato.
Ciaccio è stato aggredito ieri sera, a Palermo, nella zona di Piazza Borsa. Lo hanno preso di mira due ragazzi, che l’hanno ferito al volto e gli hanno sottratto il telefono cellulare. Fatti che il deputato di Sala d’Ercole ha denunciato alla Polizia.
L’aumento delle aggressioni e degli episodi di criminalità – afferma il un comunicato lo stesso Ciaccio – è sotto gli occhi di tutti e mi è stato confermato dagli agenti ai quali ho sporto denuncia, oltre che dalle notizie che quasi quotidianamente leggiamo sui media. E’ inaccettabile che si debba avere il timore di girare liberamente per la propria città senza la paura di imboscate ed aggressioni. Le forze dell’ordine, cui va tutta la nostra stima, devono aumentare i controlli, ma per farlo devono essere messe nelle condizioni di farlo. E ora non lo sono, visto che le somme a loro destinate vengono sistematicamente ridotte, depotenziandole e mortificandole.
Non vorrei, comunque – aggiunge Ciaccio – che dietro l’aggressione ci fosse anche qualcos’altro, oltre alla ricerca di un facile bottino.
Il riferimento di Ciaccio è alla propria attività parlamentare che spesso lo porta ad assumere posizioni impopolari. Il deputato, per esempio, ha denunciato operazioni poco chiare su Sicilia e-servizi, una strana società regionale costata una barca di soldi, posta in liquidazione e, a quanto pare, di nuovo ‘resuscitata’ dal Governo regionale.
Una ‘resurrezione’ alla siciliana. O meglio, alla politica siciliana: pare, infatti, che sia spuntato nuovo personale oltre a quello che c’è sempre stato. tanto che Ciaccio ha parlato di una società “testa di ponte per assumere alla Regione”.
Dopo diverse audizioni per capire chi e come dovrà funzionare l’informatizzazione regionale – ha detto qualche giorno fa Ciaccio, componente della Commissione Bilancio dell’Ars – non si riesce a quantificare il numero di soggetti coinvolti. Ieri abbiamo appreso che le persone ‘essenziali’ sono 76, più un consulente esterno, oltre a 19 persone che hanno fatto causa, ma durante la scorsa audizione si parlava di 75. ll Governo cade dalle nuvole, soprattutto dopo che il Movimento 5 stelle ha sottolineato che nel piano industriale erano previsti al massimo 65 dipendenti. Le persone continuano a spuntare sottobanco e non si sa bene come e perché.
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