Fuochi d’artificio stamattina all’Ars, in Commissione Affari Istituzionali, riunitasi a sorpresa, come vi abbiamo anticipato ieri, per esprimere il proprio parere sulle nomine all’Irsap, l’ente che ha assorbito le 11 Asi siciliane.
Su dieci deputati presenti in nove hanno espresso parere contrario. Un no trasversale che ha incluso il Pd (Alloro e Rinaldi) la lista Musumeci (Formica) il Movimento 5 Stelle (Siracusa, Tanredi, Cappello), il Pdl (Milazzo e D’Asero), e anche i Democratici riformisti (Savona). Unico astenuto il Presidente della Prima Commissione, Marco Forzese (Drs).
Il messaggio è chiaro. La maggioranza delle forze politiche ritiene quelle nomine illegittime, soprattutto relativamente al Presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero, uomo vicino a Confindustria Sicilia, che è stato, fino a poco tempo fa, Commissario straordinario dell’ente. La sua nomina è stata considerata un vero e proprio blitz perché arrivata mentre l’Ars preparava un disegno di legge per riorganizzare la governance dell’ente.
Ma la storia si ingarbuglia un’altra volta: come interpretare l’astensione di Forzese? Come un voto contrario (così succede al Senato)? O va semplicemente conteggiato in relazione al quorum necessario? In quest’ultimo caso, le nomine passerebbero nonostante nessuno all’Ars le abbia, praticamente, avallate.
Per inciso, il parere della Commissione è obbligatorio, ma non vincolante. Ciò significa che il Governo, anche con il voto contrario della Commissione Affari istituzionali, può procedere lo stesso. Non sappiamo se un caso del genere sia mai avvenuto (ci sembra difficile che un Governo regionale possa averlo fatto).
Insomma il voto della Prima Commissione dell’Ars non è vincolante, ma è politicamente importante. E nove voti contrari su 10, a prescindere dalle cervellotiche interpretazioni del voto di astensione del presidente Forzese, sono un fatto che dovrebbe fare riflettere il Governo.
Nell’attesa di chiarire l’aspetto tecnico della votazione, e quando è chiaro che si tratta di una spaccatura politica, i deputati della Prima Commissione si sono autosospesi in segno di protesta contro il loro Presidente, Forzese, per l’appunto. Non era mai successo prima.
Non solo. Gli atti relativi alle nomine saranno trasmessi alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti dai nove deputati del fronte del no.
“Al di là delle interpretazioni del regolamento il messaggio politico è chiaro: le nomine di Crocetta non trovano nessun sostegno all’Ars- dice a LinkSicilia Mario Alloro (Pd)- e non possono trovare sostegno perché sono illegittime secondo la legge regionale e secondo il Decreto legislativo 39 dello scorso Maggio. Ricordiamo che lo stesso Crocetta a Giugno aveva emanato una circolare per dire che il Decreto 39 si applica anche in Sicilia, come è ovvio.
Incredibile poi il comportamento di Forzese che adesso si trova a presiedere una Commissione che si è autosospesa proprio per protestare contro il suo atteggiamento”.
E Forzese che dice? Intanto che servivano 10 voti per respingere le nomine e che lui, con la sua astensione, e secondo la sua interpretazione del regolamento, le avrebbe salvate. Perché? “Mi sono astenuto- scrive in una nota- perché la commissione non poteva che prendere atto delle nomine, atteso che il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, con un comportamento poco corretto ha disatteso un odg dell’Aula che tendeva a sospendere le nomine dell’Irsap rimandando gli atti alla mia Commissione. Sul piano politico va preso atto, nell’ambito della maggioranza, dell’assenza perlomeno ingiustificabile dei componenti dell’Udc e il voto contrario di tutti i componenti del Pd presenti”.
I deputati della Commissione Affari Istituzionli:
Presidente
Marco Lucio Forzese
Vice Presidente
Antonino D’Asero, Giovanni Panepinto
Componenti:
Mario Alloro Alice Anselmo Francesco Cappello Vincenzo Figuccia Santi Formica Antonio Malafarina Gianluca Antonello Miccichè Giuseppe Milazzo Francesco Rinaldi Riccardo Savona Sergio Tancredi
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