Adrano, la storia della 12enne che lotta con un tumore La madre: «Chiediamo un sostegno per tutte le spese»

«Chiediamo un piccolo sostegno per aiutarci nelle spese per tutto quello di cui ha bisogno Chiara quotidianamente». Poche parole che la mamma Cinzia ha affidato alla piattaforma Gofundeme per dare vita alla raccolta fondi in sostegno di sua figlia Chiara che, a 12 anni, si ritrova a fare i conti con una grave malattia, un glioma al tronco dell’encefalo, cioè un tumore al cervello. Adesso loro sono a Genova, dove Chiara è in cura all’ospedale Gaslini, mentre l’altra metà della famiglia (il padre e le altre figlie) sono rimaste ad Adrano, il paese di origine in provincia di Catania.

È a maggio scorso che la ragazzina, dopo un raffreddore, comincia ad accusare difficoltà più serie non riuscendo a emettere suoni né a parlare. È dai primi esami effettuati che emerge la paralisi della corda vocale destra. Le successive analisi e poi la tac e la risonanza danno la diagnosi del tumore. «Questo – dice Cinzia – ci ha cambiato la vita. Siamo corsi subito a Genova e qui Chiara ha subito varie operazioni». Dopo la biopsia la ragazza è sulla sedia a rotelle, «non muoveva più il lato destro del corpo, né la gamba né il braccio, e ha avuto problemi nella deglutizione di cibi solidi e liquidi». 

La permanenza a Genova è ancora necessaria per cure di chemioterapia «per cercare di ridurre il più possibile la massa ancora presente». Le spese che la famiglia è costretta a sostenere sono molto alte. «Chiara – spiega la madre – non può alimentarsi normalmente per bocca ma ha una peg allo stomaco (un’apertura da cui passa un tubo o un sondino per la nutrizione artificiale, ndr)». Le bottiglie del liquido che sono il nutrimento della 12enne arrivano però nelle residenza della famiglia ad Adrano «e mio marito deve spedirle mensilmente a Genova. E questa è un’ulteriore spesa». Intanto sulla piattaforma Gofundeme alla pagina Un aiuto per Chiara, in soli quattro giorni, sono già stati raccolti oltre 2.200 euro. «Noi ringraziamo tutti coloro che vorranno aiutare Chiara e la nostra famiglia e ve ne saremo sempre molto grati», conclude Cinzia.