Sta scatenando molte polemiche il video girato durante un cena privata tra consiglieri comunali in cui due esponenti della maggioranza Enzo Maccarrone e Agnese Alberio, che sostengono il sindaco Pippo Ferrante, hanno sbeffeggiato i precari del comune adranita. I quali dai primi giorni del mese di maggio sono in sciopero della fame per richiedere il saldo degli stipendi arretrati. Ormai celebre la frase detta dai due politici: «Ora ci puttamu ‘n caddozzu ‘i sasizza, c’u ‘zziccamu ‘ndo nasu».
Una situazione calda che ha spinto 13 consiglieri di opposizione (Giovanni Ricca, Luca Petralia, Carmelo Pellegriti, Carmelo Salanitro, Giorgio Sampieri, Pietro Franco, Agatino Perni, Maria Concetta Cusimano,Maria Elisa Leocata,Anna Bulla, Giuseppe Alongi,Luigi Cancelliere,Valeria Scafidi) a protocollare in segno di protesta le proprie dimissioni dalle rispettive commissioni consiliari di appartenenza. «Comunichiamo inoltre – scrivono i rappresentanti – che non parteciperemo ai lavori del Consiglio fino a quando non verranno rassegnate quelle dimissioni ( di Alberio e Maccarrone ndr) che rappresentano l’unico atto necessario per restituire dignità ai lavoratori, al Consiglio Comunale tutto ed all’intera comunità adranita».
Intanto al comune di Adrano è stato recapitato un pacco contenente 30 buste contenenti altrettanti dvd con il video in questione. Le missive «riservate e personali» sono state indirizzate a tutti i componenti del senato cittadino. Il mittente è un fantomatico Giovanni Del Pietro di via Conte Ruggerro 15, Adrano.
Tutto questo dimostrerebbe, secondo Agnese Alberio e Enzo Maccarrone che «è stato messo in atto un piano per screditarci con la macchina del fango». I due hanno ribadito «le scuse nei confronti delle persone che si sono sentite ferite e lese nella loro dignità personale» e hanno provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti contro chi ha pubblicato e diffuso le immagini che li ritraggono.
A chiedere le dimissioni da ogni incarico pubblico dei due consiglieri anche Rosario Cunsolo, presidente dell’associazione antiracket e antiusura Libera impresa. «È intollerante per tutta l’opinione pubblica assistere a immagini e affermazioni – scrive Cunsolo – di cui tutto il mondo ha assistito, poi se fatta da persone con incarichi di pubblica amministrazione, è a dir poco criminale». Condanne dell’accaduto anche da parte della segreteria provinciale della Cgil la quale esprime solidarietà ai lavoratori del comune e condanna per quanto proposto dai due consiglieri.
Sulla vicenda è intervenuto anche Rosario Crisci segretario territoriale di Confintesa Catania che ha parlato di un «vile atto di macelleria sociale, manifestato da chi dovrebbe rappresentare con onestà, morale e politica, gli interessi della comunità, del mondo del lavoro». Crisci ha presentato denuncia al commissariato di Adrano, per accertare eventuali ipotesi di reato, e ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per informarlo dell’accaduto.
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