Comincerà il prossimo 18 maggio il dibattimento per i due ex giocatori dell’Acr Messina rinviati a giudizio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una quattordicenne. Clemente Crisci, originario di Maddaloni (in provincia di Caserta) e Carmine Cretella di Napoli, entrambi maggiorenni all’epoca dei fatti, hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario e la gup, Valeria Curatola, ha ritenuto le accuse, mosse nei confronti dei due, meritevoli di trovare approfondimento in un processo. Il magistrato ha quindi acconsentito alla richiesta della procura che ha chiesto e ottenuto il giudizio per entrambi gli ex calciatori.
La giovanissima messinese, difesa dall’avvocato Domenico Andrè, li accusa di essere stata abusata durante un dopo cena in casa di uno dei due. Tutto sarebbe successo in pieno lockdown nel novembre del 2020. Come ricostruito in denuncia e sostenuto dall’accusa, uno di loro l’avrebbe costretta ad un rapporto orale, impedendole di uscire dall’abitazione, mentre l’altro la palpeggiava.
A far scoprire ciò che era accaduto sono stati i genitori della ragazzina, che avevano notato uno strano comportamento della figlia e sono riusciti a farla confidare. Hanno così scoperto cosa era successo. Si sono quindi rivolti al loro legale di fiducia, l’avvocato Andrè, e sono andati a presentare denuncia dai carabinieri. Le indagini sono state coordinate dal sostituto Roberta La Speme e a giugno 2021 ai due professionisti è stato inviato l’atto di conclusioni indagini. La ragazzina è stata affidata ad uno specialista per l’assistenza psicologica e ascoltata più volte durante le indagini con le cautele del caso. La vicenda si sarebbe consumata quando i due calciatori giocavano nella squadra del Messina che militava in serie D durante la stagione 2020/2021.
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