REFERENDUM DEL 2011? IL GOVERNO SEMBRA Più PROPENSO A FARSI GUIDARE DAGLI INDUSTRIALI SICILIANI. ANCHE IN QUESTO SETTORE
“La Regione darà vita ad un tavolo di confronto con Confindustria Sicilia sulla gestione delle risorse idriche. È questo limpegno preso dallassessore allEnergia, Nicolò Marino, che oggi ha partecipato al convegno Il sistema idrico regionale: una opportunità per lo sviluppo sostenibile, organizzato da Siciliacque nella sede degli industriali, in via Volta, a Palermo. Lo leggiamo su un comunicato degli industriali siciliani. Che continua così:
A strettissimo giro – ha detto Marino – incontrerò i vertici di Confindustria Sicilia per confrontarci sul tema della gestione delle risorse idriche. Un confronto necessario in vista dellapprovazione della nuova legge regionale che si muove verso una gestione pubblica dell’acqua, ma che intende garantire tutte quelle attività private che hanno dimostrato di saper fare meglio del pubblico.
La buona gestione delle risorse idriche – ha sottolineato Domenico Bonaccorsi, vicepresidente di Confindustria Sicilia – non è pubblica e non è privata, ma è di chi riesce a garantire i migliori servizi con le migliori tariffe, a parità di controlli. Basarsi su posizione puramente ideologiche non ha senso. Conta piuttosto la capacità di offrire un servizio che soddisfi i cittadini.
Liniziativa di presentazione del bilancio di sostenibilità della nostra società – ha commentato Antonio Tito, presidente di Siciliacque – ha dato lo spunto per un dibattito sulla situazione attuale e sulle prospettive del settore idrico, aprendo anche al confronto con gli organi istituzionali di Confindustria. In questo modo si permette a chi ha esperienza sul campo di dare il proprio contributo alla funzionalità di un sistema che, pur dovendo fare i conti con uno stato dellarte spesso deficitario, deve comunque puntare ad una totale efficienza.
In Sicilia – ha aggiunto lassessore regionale allEnergia, sempre secondo quanto leggiamo nella nota di Confindustria Sicilia – in attesa della nascita di un Ambito unico regionale, abbiamo 9 Ato, tutti commissariati. Il servizio è stato affidato a Palermo, Catania, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Siracusa, mentre negli Ato di Messina, Ragusa e Trapani non è ancora stato assegnato. Di una cosa sono certo: le nuove norme dovranno rispondere a due principi fondamentali, ossia tutela dellambiente e della concorrenza.
Due domande. La prima: ma non si doveva tornare alla gestione pubblica dell’acqua così come stabilito dal 98% degli italiani nel referendum del 2011? Così avevano detto i partiti della maggioranza in campagna elettorale. E così aveva promesso il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
E ancora: chi sarebbero questi privati che possono dare contributi “sulla funzionalità del sistema”? Ci risulta che i privati in Sicilia, in questo settore, abbiano solo fatto affari a scapito dei cittadini. A cominciare proprio da Siciliacque.
Siamo alle solite? Confindustria Sicilia comanda e il Governo Crocetta obbedisce?
Ars, su Sicilacque il Governo Crocetta fugge dallAula
Acqua/ Sorpresa: ora Crocetta il Rivoluzionario vuole i privati! Proprio come Berlusconi
La grande truffa dellacqua ai privati
Il grande inghippo di Sicilacque spa
Franco Piro: La vera anomalia, oggi, è la presenza di Confindustria Sicilia che detta la linea politica al Governo
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…
Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…
La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…
I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…
Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…
«Dopo un anno di silenzio assordante alle richieste di soluzioni, nessuna risposta è stata data,…