L’assessora regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica utilità della Regione Siciliana, Vania Contrafatto, ha firmato il decreto di delimitazione dei nove ambiti territoriali ottimali previsti dalla legge di riforma del servizio idrico integrato, approvata dall’assemblea regionale lo scorso agosto. La delimitazione dei nove Ato coinciderà con i limiti territoriali delle ex province regionali.
«Questo è il primo passo verso l’attuazione della legge – dichiara Contrafatto – l’articolo 3 indica nove ambiti territoriali ottimali che potevano coincidere con i bacini idrografici o con i preesistenti Ato. Ho istituito un tavolo tecnico che, sulla base degli studi di settore, ha stabilito che per avere nove ambiti l’unico criterio da seguire è quello delle ex province, in quanto non esistono in Sicilia nove bacini idrografici».
La palla passa adesso agli enti locali che, spiega l’assessora, «dovranno dar vita alle assemblee territoriali idriche, ossia associazioni o consorzi degli enti locali, secondo le indicazioni del Testo unico ambientale dello Stato, cui spetterà il compito di individuare in piena autonomia la forma di gestione del servizio».
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