L’acqua deve essere gestita dalla mano pubblica o dai privati? A porsi questa domanda, oggi, sono tanti siciliani. Soprattutto gli abitanti dell’Isola che, alle elezioni regionali dell’ottobre dello scorso anno, pensando di votare a sinistra, hanno votato per Rosario Crocetta presidente della Regione e Megafono e Pd per il rinnovo dell’Ars. In effetti, in campagna elettorale il candidato Crocetta si proclamava paladino dell’acqua pubblica. Ora, però, ha cambiato opinione e, con una giravolta trasformista degna di Raffaele Lombardo, ha cambiato opinione ed è diventato paladino dell’acqua ai privati.
Sulla vicenda intervengono gli esponenti del Partito Socialista dei Siciliani (PSdS). “Come socialisti e come cittadini siciliani -che vivono al pari di tutti gli altri la realtà quotidiana – si legge nel comunicato dei Socialisti Siciliani – avvertiamo la necessità che la politica sia coerente a se stessa e vicina, oggi più che mai, ai bisogni della Gente . Non possiamo, dunque, che dispiacerci per quanto sta accadendo in merito allatteggiamento del Governo regionale sulla gestione idrica in Sicilia”.
Il riferimento, ovviamente, è alla giravolta trasformista di Crocetta. “Il Partito Socialista dei Siciliani – prosegue il comunicato – è, chiaramente quanto ovviamente, schierato per la gestione pubblica dellacqua nella nostra Isola e considerava la posizione assunta dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta una scelta utile quanto coerente rifacendosi anche alla volontà referendaria della maggioranza in Sicilia come nel resto dItalia” (il riferimento, in questo caso, è al Crocetta versione candidato che propugnava la gestione pubblica dell’acqua).
“Ci ha dunque sorpreso – dicono i Socilalisti Siciliani – che il Presidente Crocetta, il suo Governo, la sua maggioranza parlamentare allArs abbiano ora, sembra, cambiato idea”.
In questo passaggio apprendiamo una cosa che non sapevamo: e cioè che la maggioranza che sostiene il Governo Crocetta sarebbe favorevole alla gestione privata dell’acqua, con tutto il contorno di affari & affaristi. Noi, invece, sappiamo che la base del Pd siciliano è in larga parte favorevole alla gestione pubblica dell’acqua. E che il gruppo parlamentare all’Ars del Pd, su tale questione, è diviso. E sappiamo, inoltre, che la base del Megafono è anch’essa favorevole alla gestione pubblica dell’acqua (quando parliamo di base del Megafono ci riferiamo alle persone per bene di questo Movimento politico e non ai ‘mercenari’ che si sono uniti al presidente della Regione, soprattutto in occasione della recente campagna elettorale per le elezioni comunali).
A questo punto i Socialisti Siciliani – tornando al binomio acqua-affari privati – si chiedono: “Cosè accaduto? Cosa è cambiato? A queste domande ovviamente possono rispondere il Presidente Crocetta e i suoi sodali di Governo e di maggioranza. Noi Socialisti Siciliani del PSdS restiamo convinti delle tante , buone ragioni sociali , economiche e sociali che spingono, in Sicilia come altrove, a tornare alla gestione pubblica dellacqua e, quindi, all’acqua da intendere come un bene sociale pubblico”.
“Detto ciò – prosegue la nota dei Socialisti Siciliani – plaudiamo anche allazione del gruppo parlamentare di Sala dErcole del Movimento 5 Stelle, che nel merito ha assunto posizioni chiare e circostanziate”.
I parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars si sono schierati, compatti, in sostegno del ritorno all’acqua pubblica, secondo quanto stabilito dalla volontà popolare degli italiani con il referendum del 2011. “Ai deputati del Movimento 5 Stelle – aggiungono i Socialisti Siciliani – diciamo che troveranno, in questa battaglia e su questo tema, senza preconcetti, al loro fianco i Socialisti Siciliani del PSdS”.
Quindi l’invito al governatore dell’Isola a riconsiderare la sua scelta trasformista: “Linvito ovviamente è quello, rivolto al Presidente della Regione, leader, al politico, alluomo di sinistra Crocetta di tornare sui propri passi, dato che esistono temi come questo che non si prestano e non potranno mai prestarsi, secondo Noi, a valutazioni tattiche contingenti”.
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