Una lettera di diffida al proprietario di un natante abbandonato nel porto di Acitrezza, con quale se ne chiede la rimozione entro 15 giorni, non sarebbe un fatto di per sé eccezionale. Se però l’imbarcazione in questione è la riproduzione della famosa sardara Provvidenza della famiglia de I Malavoglia di Giovanni Verga la questione è un po’ diversa. La barca, lunga sette metri e omologata per il trasporto di dieci persone, è stata realizzata con un finanziamento del ministero dellAmbiente e della Tutela del territorio e varata nel settembre 2004. Già oggetto nel gennaio 2010 di un grave atto vandalico – un petardo ne ha rovinato parte della prua – dovrebbe essere tutelata come patrimonio locale e non giacere abbandonata a se stessa sulla banchina del molo di Acitrezza.
La necessità di rimuovere la barca si legge su un documento, datato 4 marzo, attaccato con del nastro adesivo alla stessa imbarcazione e riporta la firma del primo maresciallo luogotenente Salvatore Raciti, titolare dell’ufficio locale marittimo di Acicastello e comandante del porto di Acitrezza. Una decisione, la sua, presa «considerato che da informazioni assunte in loco non è stato possibile risalire al proprietario – si legge nella lettera – e che il natante da diporto è in stato di abbandono e versa in pessimo stato di conservazione divenendo, peraltro, ricettacolo di rifiuti solidi urbani di ogni genere ed offesa al decoro urbano».
Se entro il tempo stabilito la barca non verrà rimossa si procederà alla rimozione d’ufficio «e al successivo smaltimento dei materiali presso la pubblica discarica», si legge ancora sul documento.
«La responsabilità è dell’Area marina protetta Isole Ciclopi – spiega il sindaco di Acicastello Filippo Drago. «La Provvidenza è tirata a secco nello stesso posto di ogni anno e purtroppo a sporcarla sono i soliti maleducati che non sanno fare di meglio», continua. Non è reperibile il direttore dell’Area protetta, Emanuele Mollica, perché vittima di un grave incidente e da molti giorni ricoverato in ospedale. «Parlerò io con lui e vedremo come risolvere la questione», assicura il primo cittadino.
Intanto però i membri del Centro studi Acitrezza, associazione culturale locale che per prima ha pubblicato sulla sua pagina Facebook le foto con la delibera a firma di Raciti, lamentano una mancanza di attenzione. «Circa un anno fa – scrivono – abbiamo proposto all’amministrazione comunale e all’Area marina protetta di posizionare la Provvidenza, una volta tirata a secco, nello spazio adiacente i basalti colonnari. Non siamo stati ascoltati e oggi abbiamo trovato questo avviso». «E’ vergognoso, – aggiunge il presidente Antonio Castorina – Inaccettabile».
[Foto di Centro studi Acitrezza]
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