«Le do una notizia: mi hanno appena informato dell’ennesimo atto vandalico alla Fortezza del tocco». La voce dall’altra parte della cornetta è quella di Luigi Piccinini, dirigente dell’Azienda regionale foreste demaniali. Una telefonata per avere informazioni sugli eventuali passi avanti nell’iter senza fine della ricostruzione del muretto crollato lungo il percorso delle Chiazzette, ad Acireale, finisce per fornire nuove indicazioni sullo stato di abbandono di un’area che meriterebbe ben altra cura: «Nessuna novità per il muro – dichiara Piccinini -. In compenso qualcuno è tornato a danneggiare i locali della Fortezza. Andrò a fare un sopralluogo, ma non è la prima volta che accadono fatti di questo tipo. Quella zona è lasciata a se stessa ed è un peccato».
Torre difensiva progettata nel Seicento dall’ingegnere Camillo Camilliani, la Fortezza del Tocco rappresenta uno dei punti d’attrazione dell’itinerario turistico che collega il centro storico di Acireale con la frazione marinara di Santa Maria la Scala. «In collaborazione con diverse associazioni vi abbiamo più volte organizzato iniziative di sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e del territorio» continua il dirigente, secondo il quale ipotizzare che qualcuno abbia un interesse specifico a danneggiare il sito è inverosimile: «Mi sembra difficile – continua il dirigente – molto più probabile che si tratti dell’azione gratuita di qualche vandalo». Stando alle prime informazioni, nei giorni scorsi qualcuno si sarebbe introdotto nella torre distruggendo gli arredi.
A favorire il danneggiamento potrebbe aver influito la mancanza di controllo dell’area, sia in termini di personale che di strumentazione tecnologica. In un primo tempo, si era pensato che le Chiazzette potessero essere beneficiate dal progetto di sicurezza, annunciato lo scorso marzo dal Comune, che prevede l’installazione di oltre 40 telecamere di videosorveglianza. Le scelte dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Barbagallo, che nonostante gli annunci che vedevano per l’estate l’attivazione della rete di controllo devono ancora entrare a pieno regime, hanno riguardato il centro storico e alcune frazioni, tagliando fuori l’area appartenente alla riserva naturale della Timpa.
«Ci ho provato a chiedere al Comune di installare una o due telecamere, così da fungere da deterrente per i vandali – commenta Piccinini – ma mi è stato detto che il progetto prevedeva la copertura di altre zone». Non rimane dunque che sperare che certi comportamenti non si ripetano: «Purtroppo non è la prima volta e quindi forse non sarà neanche l’ultima. Anche se a queste cose – conclude il dirigente – non ci si abitua mai».
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