Acireale, udienza del Riesame per presunto stupro Indagati negano violenza. «Rapporto consensuale»

Il rapporto sessuale c’è stato, ma sarebbe stato consensuale. È questa la versione ribadita questa mattina dai legali dei due acesi, S. A. e S. F., accusati di avere violentato una giovane a luglio scorso, all’uscita di una discoteca in contrada Qubba, nel territorio di Misterbianco. 

Si è conclusa da pochi minuti l’udienza davanti al tribunale del Riesame, al quale gli avvocati si sono rivolti per chiedere la scarcerazione dei propri assistiti che, da fine ottobre, sono rinchiusi in una cella del carcere di piazza Lanza. A presenziare all’udienza è stato soltanto uno dei due, che tuttavia non ha rilasciato dichiarazioni, rinviando ai contenuti dell’interrogatorio durato oltre due ore che si è tenuto in seguito all’arresto. La decisione dei giudici dovrebbe arrivare entro la settimana.

La notizia si è diffusa poco dopo l’esecuzione della misura cautelare disposta dal tribunale di Catania, dopo quasi tre mesi di indagine. L’inchiesta, che coinvolge anche un terzo ragazzo, verso il quale le accuse sono più lievi, è partita in seguito alla denuncia della giovane. 

Secondo la ricostruzione di quest’ultima, lo stupro sarebbe avvenuto all’interno di un’automobile, dopo che i due le avrebbero offerto un passaggio per ritornare a casa al termine della serata. Tra i presunti aggressori e la ragazza ci sarebbe stato un rapporto di conoscenza ma, stando a quanto dichiarato dalla giovane, nulla che avrebbe portato a comunicare una disponibilità a un approccio sessuale.

Simone Olivelli

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