«Nessun utilizzo personalistico, ma solo un modo per aiutare la rinascita del Teatro Bellini». Risponde così Salvo Nicotra – il consulente economico del Comune di Acireale nonché padre putativo del progetto politico Cambiamo Acireale, vincitore alle ultime amministrative – alle critiche originate dalla diffusione di alcune fotografie che ritraggono l’interno del Teatro Bellini. La struttura, chiusa al pubblico da quando nel 1952 rimase danneggiata da un incendio, nelle ultime settimane ha fatto molto parlare di sé: oggetto di sopralluoghi della Soprintendenza e appelli da parte del sindaco a chi volesse contribuire al restauro, in precedenza aveva attirato anche l’attenzione del critico d’arte, Vittorio Sgarbi, che si è detto disponibile a future collaborazioni.
Questo perché nei progetti dell’amministrazione Barbagallo c’è quello di trasformare il Bellini in un centro espositivo. Ed è proprio attorno all’esposizione di numerose tele all’interno del teatro che sono nate le polemiche. Di chi sono quei quadri? Come è possibile che sia stata concessa l’autorizzazione di esporli data l’inagibilità dell’immobile? Queste, soltanto alcune delle domande che negli ultimi giorni sono circolate sui social network. Quesiti su cui ha deciso di fare luce lo stesso consulente economico. «I quadri esposti sono miei – dichiara Nicotra, che oltre a essere commercialista è anche pittore – e li ho messi a disposizione per girare uno spot di Villa Pennisi in Musica (una summerschool dedicata alla musica classica, ndr)».
Riprese che dovevano essere fatte in estate, ma che sarebbero state ritardate per colpa di qualche contrattempo di troppo: «Lo spot – prosegue Nicotra – doveva essere girato ad agosto, ma sono state possibili solo le riprese della esibizione di VPM in musica, così i dipinti sono rimasti al teatro in attesa che si completi il lavoro». L’operazione, pur non essendo stata pubblicizzata dal Comune, farebbe parte di un’attività di promozione del Bellini, con l’intento di attirare fondi per la sua ristrutturazione: «Il beneficiario dello spot – chiarisce il consulente economico – è lo stesso Teatro Bellini e lo spot ha lo scopo di raccogliere fondi per i lavori di messa in sicurezza».
Nessun favore personale, dunque, bensì un gesto di generosità nei confronti di un immobile, che se realmente verrà riportato in vita potrà dare maggiore lustro alla città: «Il teatro non mi è stato di certo concesso per fare un’esposizione delle mie opere», ha sottolineato Nicotra. I problemi però potrebbero spostarsi in merito alle condizioni di sicurezza dell’immobile: entrare al Bellini potrebbe essere pericoloso e l’inagibilità attuale del teatro lo dimostra: «Chi si trova ad accedervi per ispezionare i locali o per rendersi conto di ciò che vogliamo realizzare – ha commentato l’esponente di Cambiamo Acireale – sottoscrive una liberatoria». Ciò che invece è da escludere è la possibilità di realizzare qualsivoglia esibizione artistica all’interno della struttura: «Allo stato attuale non è possibile realizzare performance», conclude Nicotra.
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