Acireale sommersa dai materassi abbandonati «Si tratta della seconda ondata in sette mesi»

Pneumatici, resti di mobili, qualche poltrona, ma soprattutto materassi. Troppi materassi. Da qualche settimana, il territorio di Acireale è tornato a essere invaso da rifiuti ingombranti che campeggiano in diversi punti della città, senza risparmiare le vie del centro, creando in molti casi delle vere e proprie mini discariche.
Tra le varie tipologie di rifiuti a colpire è la presenza di numerosi materassi, che ha fatto storcere il naso a molti. Increduli davanti alla possibilità che gli acesi abbiano all’improvviso deciso di sbarazzarsi di decine di esemplari. Ad alimentare il mistero, e i relativi dubbi, vi è poi la prossimità della gara d’appalto da 50 milioni di euro che dovrebbe svolgersi tra l’autunno e l’inverno e da cui uscirà il nome della ditta che si occuperà della raccolta rifiuti per i prossimi sette anni. Un bando che, secondo i più maliziosi, potrebbe stuzzicare l’appetito di chi è disposto a rendere più difficoltoso il lavoro della Senesi spa, la società che dallo scorso ottobre gestisce il servizio.

Ma tra coloro che non credono all’atto di sabotaggio e riconducono il fenomeno ad altre cause c’è proprio l’amministratore delegato della Senesi, Rodolfo Briganti: «Mi sento di escludere la possibilità che qualcuno abbia pianificato problemi di igiene e decoro alla città – dichiara l’ad di Senesi -. Propendo invece per cause di natura diversa». Il riferimento è all’apertura della stagione estiva e alla ripresa del turismo: «Non è da escludere che la riapertura delle numerose case vacanze presenti ad Acireale e nelle frazioni abbiano portato i titolari a disfarsi dei materassi vecchi – prosegue Briganti -. E poi c’è anche la crisi economica che potrebbe aver indotto alcuni rivenditori a uscire dal normale ciclo di raccolta dei rifiuti speciali».

A condividere il pensiero dell’ad di Senesi è anche Francesco Fichera, l’assessore all’Ambiente di Acireale: «È innegabile che siamo davanti alla seconda ondata di rifiuti in sette mesi – commenta – ed è altrettanto vero che il numero di materassi in giro risulta quantomeno sospetto. Tuttavia non posso e non voglio credere che qualcuno si impegni a danneggiare il proprio territorio». Per ovviare al problema l’assessore, insieme alla Senesi, ha deciso di potenziare il lavoro della squadra che si occupa di recuperare i rifiuti ingombranti: «Vorrei ricordare a tutti i cittadini che esiste un numero verde per prenotare il servizio – sottolinea Fichera -. Chiunque vi si sia rivolto ha dovuto attendere pochi giorni». A rallentare lo smaltimento di alcune microdiscariche è anche l’intento di differenziare: «La squadra adibita alla raccolta degli ingombranti, quando è possibile, cerca di selezionare per tipologia i rifiuti e questo può dare l’impressione che magari proprio i materassi rimangano sul territorio qualche giorno in più».

Il fenomeno materassi, intanto, non sembra avere un riscontro da un punto di vista delle vendite. Se logica vorrebbe che a ogni materasso in strada corrisponda un nuovo acquisto, questo trend non è stato notato da un rivenditore acese: «Non conosco il flusso vendite degli altri negozi, ma il nostro è in linea con gli altri periodi dell’anno e più in generale con il contesto generale. Di certo non ho registrato nessun aumento di vendite» commenta.

Simone Olivelli

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