Dare la parola a tutti, mettendo le risorse finanziarie pubbliche a disposizione delle esigenze della cittadinanza. L’amministrazione comunale di Acireale ha presentato stamani il progetto di bilancio partecipato che punta ad avvicinare i cittadini alle istituzioni, rendendoli direttamente protagonisti della redazione del documento più importante dell’attività amministrativa.
A dire la propria su come dovranno essere spese le risorse finanziarie dell’ente potranno essere tutti i cittadini con più di sedici anni, che potranno suggerire interventi da attuare nei settori più svariati: dalla scuola alle politiche giovanili, dallo sport al turismo, passando per l’ambiente e i lavori pubblici. «Con il bilancio partecipato – ha dichiarato il consulente economico, Salvo Nicotra – il Comune introdurrà una formula mai provata ad Acireale. I cittadini saranno direttamente chiamati in causa e potranno dire la propria».
Nessuna stima al momento sulle risorse che saranno destinate alla partecipazione: «Non c’è una percentuale fissata a priori – continua – ma verranno utilizzate tutte le somme che non sono vincolate da spese già previste dall’ente o impegnate nei bilanci pluriennali». Il percorso verso il bilancio partecipato rimane una misura volontaria adottata dall’amministrazione guidata da Roberto Barbagallo e dunque slegata dal norma inserita nella legge di stabilità regionale 2014 con cui si prevede che il 2 per cento delle risorse derivanti dalla quota Irpef vengano utilizzate con strumenti di democrazia partecipata.
La prima tappa sarà un’assemblea pubblica dove verrà presentata l’attuale situazione finanziaria dell’ente e i margini di manovra che saranno possibili nel prossimo futuro. Successivamente i singoli cittadini e le associazioni potranno far pervenire le proprie proposte compilando una scheda che già da oggi è scaricabile dal sito del Comune e che dovrà essere consegnata all’ufficio protocollo dell’ente o inviata tramite servizio postale o email (responsabile.finanziario@comune.acireale.ct.it).
Le proposte raccolte saranno poi valutate da un comitato ad hoc – formato dai responsabili dei servizi, dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale, dalla giunta, dai presidenti delle commissioni, dal consulente economico e da un rappresentante eletto dell’assemblea tra soggetti che non rivestono incarichi politici a qualsiasi livello – che avrà il compito di stabilire se i progetti siano fattibili sia da un punto di vista tecnico che economico. ‹‹Il bilancio partecipato riteniamo sia espressione di massima democraticità – ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Alessandro Oliva –. Vogliamo che il bilancio diventi un documento chiaro e trasparente.
Scarica la scheda di partecipazione e le schede di proposta per il Bilancio partecipato
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