«Abbiamo comunicato al Comune di Acireale che adesso la Regione potrà finanziare la fermata ferroviaria Cappuccini. Inoltre, abbiamo dato mandato a Rfi (Rete ferroviaria italiana) di poter procedere con la progettazione». Con queste parole a MeridioNews l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone commenta la lettera inviata all’amministrazione comunale acese che dà il via libera alla realizzazione della fermata ferroviaria in piazza Cappuccini, nel cuore di Acireale. La struttura sopperirebbe ai disagi causati dalla posizione periferica dell’attuale stazione di via dell’Agricoltura. L’importo dell’opera è di cinque milioni di euro. Somma che è stata messa da parte nell’avanzamento di un’altra opera pubblica, il raddoppio ferroviario di Palermo. «Anche l’anno scorso ne parlavamo, è vero: ma adesso si sono liberate le risorse con cui finanziare il progetto. Contiamo di realizzare tutto entro il 2020», prevede Falcone.
Adesso tocca ad Acireale perfezionare alcuni passaggi burocratici. L’amministrazione guidata dal sindaco pentastellato Stefano Alì assicura di essere preparata all’informativa della Regione e, attraverso l’assessore alla Mobilità Carmelo Grasso, annuncia immediati interventi. «La lettera da parte della Regione – dice l’assessore – è un dato molto importante, perché ci dice che adesso abbiamo elementi concreti su cui lavorare». Grasso illustra le varie fasi che a partire da questo momento dovrebbero susseguirsi in breve tempo. «Rfi ha già depositato il progetto preliminare, ciò significa che possiamo partire, la Regione finanzierà l’opera – prosegue Grasso -, noi invece realizzeremo la bretella che collegherà la fermata ferroviaria alla strada statale 114». Ma prima di dare il via ai lavori ci dovrà essere un incontro tra le parti. «A breve, infatti, daremo il via a un tavolo insieme a Salvatore Leocata di Rfi e all’assessore Marco Falcone, così da stipulare una convenzione». Una volta stabilita la convenzione e stilato il progetto definitivo, Acireale darà il via ai lavori per realizzare l’arteria stradale. Non prima però di «reiterare i vincoli straordinari degli espropri, che sono scaduti: per far ciò dobbiamo pagare le spese degli espropri ai proprietari dei terreni: quindi sarà necessario che la cosa passi dal Consiglio comunale», sottolinea Grasso.
L’intenzione della Regione (e di Rfi) sarebbe istituire una linea ad alta frequenza (un treno ogni 10/15 minuti) che collegherebbe in un primo momento Catania a Fiumefreddo, passando anche per Giarre. La linea potrà poi essere sviluppata ulteriormente verso Messina, passando anche per Taormina, quando verrà completato il raddoppio in variante del binario tra Fiumefreddo e Giampilieri, opera di ricucitura per la quale c’è un Contratto istituzionale di sviluppo da due milioni e 270mila euro, al momento fermo alla progettazione preliminare, ma che dovrebbe andare in gara all’inizio del prossimo anno. Di fermata Cappuccini si parlava già negli anni Novanta, poco dopo la realizzazione dell’attuale stazione, quando sono emerse le difficoltà di collegamento tra quella struttura e il centro della città. A giugno MeridioNews aveva anticipato il ritorno d’attualità del progetto.
«L’attuale stazione ferroviaria, oltre a essere distante dal centro – prosegue l’assessore Grasso – non riesce nemmeno a servire con efficienza gli utenti dei Comuni limitrofi. Per questo – conclude – stiamo cercando di portare avanti un dialogo con l’Ast per cercare di potenziare alcune fermate degli autobus, così da garantire il raggiungimento della stazione con più facilità».
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