Acireale, bollettini truffa con richieste di denaro «È una pratica obsoleta, si paga attraverso f24»

«Se arrivano bollettini da parte della Camera di commercio, a inviarli non è il Comune di Acireale». Il sindaco Roberto Barbagallo mette in guardia i propri concittadini da possibili tentativi di truffa attraverso la sua pagina Facebook. Un post correlato da due fotografie che ritraggono una busta e il suo contenuto.  Sull’involucro c’è la scritta «Città di Acireale», con all’interno una ricevuta di versamento. Ma il Comune non c’entra assolutamente nulla. Il sedicente mittente sarebbe la Camera di commercio che invita i commercianti a pagare 398 euro tramite il bollettino postale allegato entro dieci giorni dalla data indicata. Sforato il termine, il commerciante andrebbe incontro a maggiorazioni a partire da 517,40 euro.

L’avviso arriva agli imprenditori, che di norma sono iscritti sul registro dell’ente camerale. La lettera darebbe la possibilità di inserimento presso il Registro Telematico Imprese e comparire nel sito www.registrotelematicoimprese.it, pagina web che permette di avere una vetrina dove pubblicizzare la propria produzione, quindi di acquisire il numero di protocollo.

Ma il sindaco e l’ente catanese fugano ogni dubbio, cercando in tutti i modi di mettere in luce la questione e avvisare i commercianti sulla presunta truffa. «Abbiamo avuto soltanto un caso, capitato proprio oggi – racconta Barbagallo a MeridioNews -. Non appena mi è stata segnalata la lettera, ho mandato l’avviso alla polizia. Più tardi farò la denuncia». Il sindaco acese si dice inoltre meravigliato per la scritta all’esterno della busta che faceva riferimento al Comune: «non era mai capitato che avvisi di questo tipo riportassero questa dicitura». 

Alfio Pagliaro, segretario generale della Camera di commercio di Catania, sottolinea come il sito dell’ente si è già da tempo messo in moto per informare gli utenti davanti a casi come questo: «Sappiamo di questo tipo di raggiri, che mediamente si verificano ogni tre anni – afferma a MeridioNews -. Cerchiamo sempre di avvisare gli iscritti tramite i commercialisti e le informazioni riportate sul sito internet». «Ormai qualsiasi imposta si paga tramite modello f24, in sede di dichiarazione dei redditi. L’uso del bollettino c’era fino a sei, sette anni fa – continua -. Per questo l’imprenditore non può cadere in questi tranelli». Quanto avvenuto ad Acireale però non è un caso isolato. Eventi identici sono avvenuti a Oristano, in Sardegna, e a Treviso

Carmelo Lombardo

Recent Posts

Tangenziale di Catania, morta una persona nello scontro tra un’autocisterna e un furgone

Detriti ovunque e un furgone totalmente distrutto. A terra il corpo senza vita di una…

7 ore ago

Incidente sulla tangenziale di Catania, scontro autocisterna-furgone. Una persona è deceduta

Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 19 lungo la tangenziale di Catania…

8 ore ago

Bimbo di 10 mesi cade dalla culla. Elisoccorso non riesce ad atterrare a Palermo

Un bimbo di dieci mesi è caduto dalla culla a casa e i medici della…

9 ore ago

Maltempo, continua l’allerta meteo in Sicilia. Oggi cinquanta interventi dei vigili del fuoco tra Palermo e provincia

La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico in Sicilia,…

9 ore ago

Peculato, prescritto e assolto l’ex vescovo di Trapani Francesco Miccichè

I giudici del tribunale di Palermo, presieduti da Franco Messina, hanno dichiarato prescritta l'accusa di peculato nei confronti…

10 ore ago

Chiusa la palestra di Valeria Grasso: l’imprenditrice antimafia occupava il bene confiscato senza averne titolo

La peculiarità della storia è che non è qualcosa di statico, ma cambia, si evolve,…

11 ore ago