«Sono stati attimi di terrore, ma allo stesso tempo non mi sono voluta fermare: anche se avevo paura, sentivo che dovevo tutelarmi e dovevo reagire. Adesso denuncerò, perché è la cosa giusta da fare in questi casi per combattere episodi del genere». Roberta Cundari è ancora un po’ scossa ma più serena rispetto a 48 ore fa, quando – come ha raccontato a MeridioNews – mentre si trovava da sola, al mare, si è trovata davanti un uomo che dopo averla fissata, ha avuto un’erezione per poi iniziare a simulare atti di autoerotismo. Lo spiacevole episodio è accaduto giovedì intorno alle 12 in una zona isolata di Pozzillo, borgo marinaro di Acireale, dove la donna aveva deciso di trascorrere qualche ora a godersi il sole e fare il bagno in un posto sereno e lontano dalla confusione. Quando, improvvisamente, vede soffermarsi davanti a lei una persona sulla quarantina che inizia a fissarla per molto tempo.
«Avevo deciso di mettermi in una caletta lontana dal molo quando ho percepito dei rumori, come se ci fosse qualcuno – spiega – Quando mi sono girata ho visto questa persona su uno scoglio che era di fronte a me. Sembrava in tenuta da lavoro. Era con un cappellino verde, maglietta bianca e pantaloncini blu con degli scarponi che somigliavano a quelli da lavoro e una busta in mano. A un certo punto, vedo che si allontana incamminandosi per la stradina che porta a questa caletta dov’ero io. Ho pensato che fosse andato via e si era limitato a guardare, ma quando mi sono girata nuovamente verso questo punto d’accesso me lo ritrovo arrampicato sullo scoglio davanti a me». Cundari si è trovata a poco più di un metro di distanza dall’uomo. Presa dalla preoccupazione, nel frattempo aveva scritto un messaggio a un amico per chiedergli di raggiungerla. «Me lo sono ritrovata davanti, a distanza ravvicinata – prosegue la donna – All’inizio era in una posizione più alta rispetto a dov’ero io. Ha lanciato la cicca in mare, si toglie la maglietta e comincia a fissarmi a lungo. Nel frattempo era sceso dallo scoglio e ha provato a sdraiarsi, sempre continuando a fissarmi, tanto che a quel punto mi sono sentita violentata. Poi ha cominciato a toccarsi da fuori i pantaloni, ripetutamente. A questo punto, impaurita, ho preso in fretta tutte le cose che avevo e sono fuggita».
La paura cresce, così Cundari cerca riparo all’interno della sua auto, quando a pochi metri incrocia di nuovo lo sguardo dell’uomo, che era a piedi. Sentitasi in pericolo, la donna decide di allontanarsi e andare con la macchina nella vicina frazione a mare di Stazzo. Ma anche in quel punto, l’incubo sarebbe continuato «Durante il breve tragitto ho chiamato mio padre, urlavo e piangevo, ma avevo già intenzione di denunciare quanto era accaduto. Quando sono arrivata a Stazzo, mi sono posizionata vicino all’hotel Le Cale, lì non ero da sola – osserva – c’erano i residenti e gli operai che stavano lavorando. Lui era ancora lì, mi ha visto e mi continuava a seguire». Solo le urla e il pianto di Cundari, che hanno attirato le attenzioni dei presenti, avrebbero fatto in modo che l’uomo si allontanasse facendo perdere le proprie tracce.
Fin dall’inizio Cundari ha documentato tutto, riuscendo a fare delle foto dell’uomo per poi girarle alle forze dell’ordine. Dopo aver raccontato l’episodio ai carabinieri, Cundari è tornata a Pozzillo in compagnia dell’amico e del suo fidanzato anche per superare il trauma del giorno prima. Quando la donna è tornata nel posto in cui è avvenuto il primo incontro con l’uomo, i tre lo hanno trovato lì. «Stavamo facendo un bagno, quando io l’ho notato e l’ho riconosciuto subito. Quando mi ha vista, ha fatto finta di non conoscermi e voleva andare via – continua – La prima cosa che ho pensato appena l’ho visto è stata quella di coprirmi. Dopodiché lo abbiamo costretto a restare e abbiamo chiamato la polizia. Sono arrivati gli agenti in borghese e subito dopo è arrivata una pattuglia. Non so se è stato trattenuto al commissariato, ma oggi andrò a sporgere denuncia».
L’uomo sarebbe stato visto altre volte da qualche residente di Pozzillo. Cundari, che è anche consigliera comunale ad Acireale, ha voluto raccontare la sua storia con l’obiettivo di invitare chi si trova coinvolto in episodi del genere a denunciare. «Anche ieri avevano detto che quest’uomo era stato visto aggirarsi a Pozzillo e che si era fatto il bagno nudo, anche se questo non l’ho visto con i miei occhi – fa sapere – Di questa esperienza mi è rimasta un po’ di paura, ma la consapevolezza che è importante tutelarsi con le forze dell’ordine, che ringrazio per l’operato». Cundari ha scritto la sua disavventura in un post su Facebook. «Durante quei momenti, alcuni che ho incontrato per strada mi hanno chiesto cosa fosse successo per tentare di darmi aiuto. Nelle ultime ore, invece, c’è stato anche chi mi ha detto che me la sono andata a cercare perché ero al mare da sola – conclude – Ma chiaramente non è così. Poteva capitare anche a una bambina, che magari non si sarebbe resa conto di niente».
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