Una donna di 56 anni è stata travolta, poco dopo le 13 di sabato scorso, da un’automobile che viaggiava ad alta velocità sulla strada statale che collega Aci Castello ad Aci Trezza. A raccontarlo a MeridioNews è il figlio della vittima, Alfio Stagnitta, che gestisce un panificio insieme alla famiglia proprio nel borgo marino caro a Giovanni Verga. «Mia mamma stava attraversando sulle strisce pedonali all’altezza del lido dei Ciclopi quando è stata investita da un pirata dalla strada che l’ha fatta arrivare sull’altra corsia e non si è nemmeno fermato», racconta l’uomo. La donna, subito dopo l’impatto «ha avuto la prontezza di riflessi di alzarsi e mettersi di lato, sul ciglio della strada». Poco dopo ha chiamato il marito che l’ha portata all’ospedale Cannizzaro per accertare le conseguenze fisiche dell’incidente. Il referto dei medici è stato di «una prognosi di dodici giorni dovuta a una serie di escoriazioni e contusioni, senza contare lo spavento», commenta. «Anzi è stata fortunata, poteva andarle molto peggio», dice il figlio.
Che prosegue nel ricostruire la vicenda sulla quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Aci Castello. Le forze dell’ordine stanno vagliando le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza delle strutture ricettive presenti all’ingresso di Aci Trezza perché «la macchina pirata, dopo l’impatto, non ha proseguito la sua corsa verso la statale ma è entrata dentro al paese», continua. A inseguire la vettura «che è una Ford Fiesta scura – precisa Stagnitta -, è stata una macchina che ha visto la scena da dietro». L’automobilista di quest’ultima «non è riuscito a prendere il numero di targa dell’altra né a bloccarla ma, a un certo punto, è tornato indietro per vedere come stesse mia mamma», prosegue l’uomo.
La vicenda, nel frattempo, rischia di portare alla luce le criticità di quel tratto di strada, servito da un semaforo a chiamata e pure da strisce pedonali. «Mancano i marciapiedi e il manto stradale è usurato, e pieno di buche», dice Stagnitta. Problemi che si aggiungono alla presenza di telecamere comunali non funzionanti. «Ce ne sono due ad Aci Trezza: una si trova davanti alla piazzetta delle Scuole e l’altra nello slargo centrale, più interno al paese, ma entrambe, mi è stato confermato, sono bruciate», conclude l’uomo. Sulla vicenda proseguono gli accertamenti degli inquirenti. Il limite di velocità è diverso nelle due corsie: in quella che porta le auto verso Catania, i conducenti dei veicoli non possono superare i 50 chilometri orari mentre dall’altro lato la prescrizione del codice della strada si abbassa a 30 chilometri orari.
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