«Sta lì, in mezzo alla strada, e puzza di pesce». A commentare la presenza di un grosso container su via Aldo Moro ad Aci Sant’Antonio è il dipendente di un supermercato della zona. «Alcuni operai stanno già rimuovendo quella specie di soprammobile», ride il lavoratore al quale il rifiuto di grossa taglia piazzato sulla circonvallazione non sembra una novità. «Lavoro qui da poco, non so se nel quartiere ci siano aree di conferimento ma – lamenta – cose del genere non dovrebbero succedere». «Potrebbe essere l’esempio di un fenomeno tristemente noto nel nostro territorio: il pendolarismo per la spazzatura», analizza la vicenda l’assessore all’Ecologia Nuccio Raneri. A macchiarsene è «gente maleducata, incivile e ignorante», continua il politico santantonese. Che entra nel merito della situazione.
«Nella zona a confine tra Aci Sant’Antonio e Zafferana etnea, e tra il nostro comune e Aci Bonaccorsi, capita di trovare cumuli di materiale edile di risulta, materassi e spazzatura indifferenziata», spiega il componente della giunta di Santo Caruso. A gettarli «anche oltre i muretti a secco delle abitazioni private di campagna, sono per lo più residenti di comuni limitrofi che non vogliono fare la raccolta differenziata nelle loro città», precisa l’assessore al ramo. Che sottolinea: «La barbarie di un’azione che sporca Aci Sant’Antonio dove, invece, la raccolta differenziata i cittadini la fanno». Attualmente affidata alla ditta Clean Up, la raccolta non segue ancora la tipologia del porta a porta. Ma «molto presto aggiungeremo questa modalità», promette Raneri.
«Il bando per l’individuazione della nuova azienda che si occuperà del settore è già chiuso e la settimana prossima l’amministrazione comunale ufficializzerà il vincitore della gara», annuncia il politico santantonese. A vagliare le offerte è stata l’Urega (ufficio regionale Espletamento gare d’appalto) «poiché il contratto supera un determinato importo per un’affidamento del servizio che permette una programmazione a lungo termine di sette anni», aggiunge l’assessore competente. Il tema dei rifiuti nel comune dell’Acese è delicato. Lo scorso 14 luglio la ditta che allora si occupava della raccolta – la Senesi spa – è stata raggiunta da un’interdittiva antimafia per presunte infiltrazioni. Momento a partire dal quale gli amministratori della città hanno dovuto agire «in regime di emergenza, facendo bandi di affidamento solo bimestrale», sottolinea Raneri. In attesa dell’avvio del nuovo contratto, in città è stata inaugurata un’isola ecologica, finanziata tramite fondi della Regione Siciliana, che permette un risparmio del 20 per cento sulla Tarsu dei cittadini più virtuosi. «Per il momento l’abbiamo allestita in un terreno affittato in centro ma il nostro obiettivo è trasferirla in un altro comunale nei pressi di Lavinaio e Santa Maria La Stella», conclude l’esponente della giunta.
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