Cosa ne sarà di Aci Greenways? Il percorso ciclopedonale della vecchia ferrovia dismessa che attraversa per più di due chilometri la riserva naturale della Timpa acese attende ancora di essere ufficialmente aperto ad appassionati e turisti. I lavori sarebbero già conclusi. Tuttavia, usare il condizionale è d’obbligo visto che, oltre agli allacci elettrici, manca ancora il collaudo alle opere. Nonostante i cancelli siano sbarrati, molti curiosi occupano la struttura, col desiderio di poter percorrere le gallerie e i sentieri che si affacciano sul mare.
Il circuito ciclopedonale è nella lista dei sogni di Acireale dal 2010, ma solo nel 2018 il Comune decide di acquistare il tratto dismesso da Rete ferroviaria italiana. Finanziato con 500mila euro di fondi europei 2014-2020 – all’inizio ne erano previsti 900mila euro – Il cantiere va avanti da settembre 2019. Nel 2020 è stato fermo da marzo fino a maggio a causa della pandemia. In mezzo ci sono state delle perizie di variante con cui, in corso d’opera, i tecnici comunali e la ditta hanno deciso di modificare il progetto originario. Una voce che ha subito variazioni è quella relativa alla pavimentazione: originariamente era previsto un saldante che doveva compattare il terreno, ma durante i lavori si è deciso operare con il ballast (pietre del vecchio percorso ferroviario) presenti sul posto.
«È stata una scelta ragionata – precisa il direttore dei lavori Sebastian Carlo Greco a MeridioNews – Non ha impattato sul territorio e ci ha permesso di completare l’opera in economia». Adesso, la pavimentazione presenta erosioni in alcuni tratti. Inoltre, come prescrive una relazione geologica del maggio 2020, si sarebbero dovuti effettuare interventi necessari a contenere i frequenti fenomeni naturali che potrebbero interessare il luogo: su tutti, i distaccamenti dei detriti o i ruscellamenti che provengono dalla strada statale 114. «La verità è che i lavori sono conclusi da quattro mesi e nessuno è venuto mai a fare manutenzione – evidenzia Greco – Per risolvere questi problemi si dovrebbe agire su tutta la Timpa, senza contare che molti di questi fenomeni iniziano a monte e non interessano il percorso».
Ottimista anche l’assessore alla Mobilità Carmelo Grasso. Per il vicesindaco della giunta a cinquestelle il completamento «è questione di giorni». «Ci siamo incontrati spesso col direttore dei lavori. Quando abbiamo fatto il punto – specifica – Era presente anche il responsabile unico del procedimento: Greco ci aveva assicurato che si sarebbero fatti gli allacci e poi si sarebbe collaudato l’impianto, con la conclusione della parte amministrativa. Per quanto riguarda i distaccamenti che sono avvenuti – aggiunge l’assessore – parliamo di una zona che non interessa il percorso: il Comune sta provvedendo a incaricare una ditta che interverrà con delle reti metalliche di contenimento. Questa è un’occasione per guardare al futuro, in cui si dovrà pensare a un’operazione generale su tutta la zona naturale nelle vicinanze della strada statale».
La ditta aggiudicatrice ha vinto l’appalto con un ribasso del 39 per cento: gli interventi sono costati circa 320mila euro. Una volta completato il cantiere, il Comune dovrebbe dare in affidamento tutto l’impianto a un privato per i servizi di pulizia, gestione e mantenimento delle opere. «L’unico soggetto che si era presentato pare che non avesse tutti i requisiti necessari – conclude Grasso – Il 7 aprile ci sarà una riunione con più associazioni per avviare l’affidamento: siamo fiduciosi».
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