Aci Catena, solo in quindici per il flash mob sulla legalità Dopo l’arresto del sindaco Maesano e il caso gettonopoli

Quindici persone o poco più. Tanti i partecipanti al flash mob intitolato Legalità e Trasparenza, promosso dall’associazione Aci Catena Bene comune. Ieri pomeriggio sulla scalinata del municipio catenoto, i manifestanti si sono riuniti attorno alla scritta Legalità realizzata con delle candele accese. La manifestazione ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare la comunità su un tema tanto delicato, anche in merito agli avvenimenti che hanno travolto gli amministratori del comune etneo. Prima con la famigerata vicenda di Gettonopoli, che coinvolge i consiglieri comunali accusati di aver truccato i verbali delle sedute in commissione e quindi imputabili di possibile truffa ai danni dello Stato, e successivamente con l’arresto del sindaco Ascenzio Maesano e del consigliere Orazio Barbagallo, entrambi agli arresti domiciliari, accusati di corruzione per aver ricevuto una tangente di quindici mila euro da Giovanni Cerami, direttore generale della Halley Consulting srl per il progetto Home Care.

«I fatti che hanno coinvolto la nostra comunità dovrebbero produrre un moto di ribellione e indignazione, invece abbiamo assistito a una cittadinanza indifferente». Queste le prime battute di Basilio Orfila, presidente dell’associazione Aci Catena Bene Comune. Orfila evidenzia come, oltre a una parte di cittadini ormai allontanatisi dalla vita politica anche per via del malaffare, siano stati assenti pure alcuni esponenti politici che «nella scorsa campagna elettorale salivano sul palco insieme ad Ascenzio Maesano e oggi si dimostrano incapaci di prenderne le distanze e per questo dovrebbero vergognarsi». Assenti, secondo Orfila, «anche coloro che ogni giorno si proclamano come unici tenutari dell’onestà e correttezza, ma non sanno che la legalità è un valore che si costruisce giorno per giorno».

I partecipanti, ognuno con una candela in mano, hanno pronunciando parole pertinenti al tema. Tra questi Marisa Aprile e Giuseppe Aleo, ex consigliere comunale della scorsa maggioranza presente alla manifestazione insieme a Rosario Sorbello. «Da ormai ex consigliere comunale per tanti anni, gli ultimi dei quali insieme al sindaco Maesano, ho accolto con sorpresa e rammarico quanto avvenuto al sindaco che io appoggiavo – afferma Aleo -. Condanno assolutamente il gesto del singolo ma esalterò sempre l’operato della passata amministrazione». Presente anche Salvo Strano, rappresentante dello Sportello antiracket di Aci Catena, il quale ci ha tenuto a presenziare all’evento. «Siamo sempre in prima linea quando si parla di legalità. In seguito ai fatti accaduti, compresa gettonopoli – racconta -. Se i fatti dovessero avere riscontro negativo, lo sportello antiracket auspica un ridimensionamento della vecchia classe politica».

La manifestazione ha registrato l’assenza delle altre forze di opposizione. Il rappresentante del Movimento 5 Stelle catenoto, Bartolo Tagliavia, spiega: «L’assenza dei componenti del movimento è dovuta ai troppo impegni che ognuno di noi ha. Accogliamo con estremo favore manifestazioni di questo tipo, sperando che non siano strumentalizzate per secondi fini». Mentre la lista civica Con Oliveri per Aci Catena, capitanata da Nello Oliveri, ex sindaco dal ’95 al ’99, interviene discostandosi da chi ha organizzato la manifestazione e tiene a precisare che «la legalità è un valore imprescindibile e in quanto movimento civico l’abbiamo sempre esaltata. Non abbiamo però ritenuto opportuno partecipare in quanto – ha concluso – chi ha organizzato l’evento non è meritevole di un nostro riscontro». 

Carmelo Lombardo

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