Aci Catena, in fiamme l’auto di un attivista politico «Dentro volantini e manifesti, era ferma da tempo»

«Domenica mattina i vigili urbani si sono presentati a casa mia dicendo che la mia macchina aveva preso
fuoco
e che dovevo rimuovere il veicolo: non so chi potrebbe essere stato, ma non escludo che tutto ciò
possa essere legato alla mia attività politica e alle denunce che ho sporto in passato». È con queste parole che Basilio Orfila, attivista politico tra le fila della sinistra di Aci Catena, commenta a MeridioNews quanto accaduto. 

La macchina, una Opel Sindra parcheggiata in via Michelangelo
Buonarroti
, a cinquanta metri dalla sua abitazione, è stata avvolta da un incendio che «ha distrutto
totalmente la parte interna
e parzialmente gli esterni», come riporta la denuncia di Orfila ai carabinieri.
«I vigili urbani sono risaliti a me come proprietario della vettura tramite una visura del Pra (pubblico registro automobilistico) – afferma – così sono andato sul posto e ho scattato delle fotografie». 

Dopo aver constatato l’amaro spettacolo, il
proprietario viene informato da una vicina del palazzo di fronte che l’incendio sarebbe avvenuto il giovedì precedente,
intorno alle 15. «Avevo tolto la batteria
dall’automobile
, che era ferma da tempo, l’avrei dovuta vendere questa settimana. Io credo – aggiunge – si tratti di un atto doloso». Gli autori sono ancora ignoti. 

Orfila, che attualmente fa politica
fuori dal consiglio comunale, è stato due volte candidato sindaco – anche nell’ultima tornata elettorale del 2017 – nelle file della sinistra catenota e assessore, a inizio anni Duemila, nella prima giunta guidata dall’ex sindaco
Ascenzio Maesano. «In passato – ricorda – ho dovuto fare i conti
con graffiti raffiguranti svastiche e frasi ingiuriose vicino casa mia o vicino la sede del partito,
ma mai mi era successa una cosa del genere: un atto che può avere tanti significati». 

Nella denuncia alle forze dell’ordine Orfila ha riportato anche che «nella macchina c’erano manifesti
politici
, inerenti alla mia ultima candidatura a sindaco e altri volantini di Cento Passi
e alla lista Liberi e Uguali. Dichiaro – continua nell’esposto – che ciò possa essere legato, vista la natura dolosa
dell’incendio, all’attività politica nel Comune di Aci Catena e verosimilmente alle denunce sporte dal
sottoscritto nei confronti di esponenti politici locali».

Carmelo Lombardo

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