Sacchi neri stracolmi di immondizia, materiale da cantiere e rifiuti organici marci. Così si presenta via Rifiano, strada di confine tra Acireale e Aci Catena. Con la munnizza disseminata ai margini del manto stradale, concentrato in particolare in due discariche che da giorni crescono a vista d’occhio. Una ricopre la porta di una casa abbandonata, l’altra è davanti al cancello arrugginito avvolto dall’erba incolta di un giardino abbandonato.
Oltre ai rifiuti, a creare sgomento è pure una forte puzza: «Ormai non si può più sostenere una situazione simile – lamenta a MeridioNews un residente – L’odore è nauseabondo e questa situazione va avanti così da circa tre mesi: gli operatori ecologici vengono a pulire ma, poco dopo, torna tutto come prima». La zona periferica e di confine è stata più volte oggetto di dibattito. Il lato su cui sorgono le due discariche appartiene ad Acireale, ma «niente di strano che a rendere così il posto siano i residenti di Aci Catena, data la stretta vicinanza», ipotizza il cittadino.
«La situazione è cresciuta in queste ultime due settimane – racconta una signora – Prima il comune di Aci Catena veniva a pulire anche questa parte, adesso non più». «Qui la gente si è stancata. Credo che qualcuno abbia fatto una telefonata e sono venuti dei vigili a fare dei controlli. Non solo l’immondizia, ma come se non bastasse da qualche settimana c’è una macchina ferma vicino a una delle discariche: non so se abbandonata, ma sembra così».
Nell’attesa che la zona venga bonificata, a sentire i due Comuni su cui ricade via Rifiano, non c’è stato ancora nessun tavolo per discutere della questione. «Devo accertarmi con l’ufficio Ecologia di eventuali responsabilità del nostro ente – dichiara il neo assessore acese Daniele La Rosa – e, nel caso in cui ci toccherà pulire, predisporremo subito un intervento. Dobbiamo capire come hanno agito in passato e poi attuare delle migliorie. Manderò dei funzionari a verificare la questione».
La Rosa ammette di non conoscere molto a fondo la zona, ma assicura una risoluzione. Poi ne approfitta per annunciare il servizio delle guardie ambientali che, a breve, programmerà gli interventi di controllo su tutto il territorio. «Il servizio delle guardie ambientali c’è sempre stato, noi però cercheremo di fare delle opere di controllo sistematiche e programmate una volta alla settimana».
A sentire Giovanni Pulvirenti, addetto all’Ecologia per il Comune di Aci Catena, toccherebbe ad Acireale pulire quel lato di via Rifiano: «In passato ci è capitato di rimuovere immondizia che stazionava sul territorio di Acireale, ora non lo possiamo fare perché rischiamo che si abbassi la differenziata – afferma l’assessore all’Ecologia – come per via Rifano, ci sono altre situazioni analoghe: via Franca, via Sanità e via dei Mulini, per citarne alcune». Nemmeno il Comune di Aci Catena ha ancora proposto un tavolo con la vicina città dei cento campanili. «Dirò al nostro ufficio Ecologia di parlare a breve con i colleghi di Acireale: già in passato è stato fatto, ma in poche occasioni abbiamo trovato le condizioni per il dialogo».
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