Aci Catena, che fine ha fatto l’archivio storico? «Da amministrazione atteggiamento di chiusura»

Aci Catena riavrà mai il suo archivio storico? La domanda ormai è d’obbligo. La politica catenota si trascina da anni la questione senza riuscire a fornire spiegazioni valide. Lo scrigno che conserva i dati storici manca dalla città del Limone verdello dal 2007, anno in cui il Comune diede il via a una convenzione con una ditta di Foligno per iniziare l’iter di ristrutturazione e digitalizzazione. Da allora, però, poco si sa dell’archivio: non è ben chiaro se sia stato fatto un inventario del materiale, né è dato sapere il costo di tutta l’operazione

L’argomento è arrivato anche tra i banchi del consiglio comunale lo scorso 28 dicembre, portato sotto i riflettori dall’opposizione consiliare. Il gruppo guidato da Francesco Petralia, arrivato secondo nell’ultima competizione elettorale, ha prodotto una mozione volta a esortare tutto il civico consesso a impugnare la causa. Mozione che, però, è stata bocciata dalla maggioranza.

«La nostra iniziativa voleva indirizzare l’amministrazione comunale sulle scelte da intraprendere – spiega il consigliere Davide Quattrocchi a MeridioNews – ma ci è stato risposto di ritirare la mozione perché il rientro dell’archivio è già stato inserito nel programma del sindaco». Il consigliere di opposizione parla poi di un «atteggiamento di chiusura da parte dell’amministrazione». 

Per il momento dalla città di Foligno fanno sapere di non essere a conoscenza di dove possa avvenire la ristrutturazione dei documenti. «Sono anni che qui non si fanno attività del genere – afferma il funzionario della biblioteca comunale della città umbra – e, infatti, non sappiamo dove potrebbero essere stati mandati questi documenti». Di fronte a queste affermazioni, il sindaco catenoto Nello Oliveri sembra deciso a far rientrare l’archivio storico in città. «Sono il primo che ne vuole il ritorno, tanto che è un punto cardine del mio programma elettorale. La bocciatura della mozione dell’opposizione è dovuta al fatto che è stata presentata senza alcun motivo, se non quello di porre la questione sul piano politico». 

Entrando più nel merito della questione, il primo cittadino si dice certo che tutti i documenti si trovino in Umbria. «L’archivio si trova senza dubbio a Foligno – afferma – anche se non ricordo il nome della ditta con cui è stata stipulata la convenzione, dovrei vedere le carte. Lo faremo ritornare in città e lo sistemeremo a Palazzo Riggio, ovviamente non prima che sia stato dotato del certificato antincendio». Quelli che dovrebbe contenere l’archivio sono dei documenti di fondamentale importanza: dalle dinamiche storiche della vecchia città di Aci Sant’Antonio e Filippo ad alcune fonti di grande interesse risalenti all’inizio del ‘900. 

Carmelo Lombardo

Recent Posts

Casteldaccia, i contorni di una strage evitabile

«L'ho incontrato due giorni fa e gli ho chiesto "perché non ti ritiri e te…

3 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

14 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

14 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

15 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

16 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

17 ore ago