Aci Catena, affissione abusiva per elezioni Da poco tutto sembra tornato alla normalità

Quello dell’affissione selvaggia dei manifesti elettorali, che mettono in bella mostra l’aspirante politico e il suo simbolo di riferimento, è un problema che agita il mare di quasi tutte le campagne elettorali, rendendo le acque ancora più burrascose. Frequentemente si vedono, infatti, immagini attaccate in ogni dove, anche nella fase pre-elettorale. Nonostante le numerose critiche sollevate, la questione sembra tornare ciclicamente in diversi Comuni. 

Anche ad Aci Catena, dove si voterà il prossimo undici giugno per eleggere sindaco e consiglieri, il disagio dell’attacchinaggio abusivo sembra non essersi estinto. Fino a pochi giorni fa è capitato di vedere manifesti affissi sugli stalli pubblicitari delle aiuole, appiccicati nei contenitori della differenziata, nelle cabine elettriche o isolati in un muro. Inoltre, hanno fatto discutere anche poster affissi negli appositi spazi, ma che andavano ad occupare la parte assegnata ad un altro candidato. I punti della legge elettorale del 1956, poi negli anni integrata, parlano chiaro: «L’affissione di stampati murali od altri di propaganda elettorale da parte di candidati o gruppi politici è effettuata esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati».

Gli stalli vengono assegnati tramite sorteggio e secondo il numero delle liste e, normalmente, si trovano accanto ad altri tipi di annunci: «L’affissione degli stampati da parte di chi non partecipa alla competizione elettorale è consentita in appositi spazi in numero eguale a quelli riservati ai partiti o ai gruppi politici o gruppi politici o candidati che partecipino alla competizione elettorale». Il mancato rispetto delle regole aveva fatto scaldare nei giorni scorsi i gruppi politici Aci Catena Cambia e Il Movimento cinque stelle. Questi, qualche giorno fa, hanno puntato il dito contro i candidati che non si attengono alla normativa, poiché, secondo la stessa legge, «le affissioni degli stampati possono essere effettuate esclusivamente a cura degli interessati». 

Bartolomeo Tagliavia, candidato sindaco grillino, per esempio, ha trovato gli spazi assegnati al suo gruppo invasi dalle locandine di altre sigle politiche. «Valutiamo il senso di legalità dei nostri candidati amministratori, abbiate almeno la decenza di non propinarci la solita scusa con cui scaricate la colpa agli attacchini», scrive su Facebook. Poi rilancia a MeridioNews «A furia di fare attacca e stacca, ci stanno finendo i manifesti e i soldi per ricomprarli – continua -. Devo dire che i vigili stanno compiendo il loro lavoro con un’opera di controllo, ma il problema persiste». A protestare è stato anche Basilio Orfila di Aci Catena Cambia: «Da due settimane – spiega il politico – alcuni candidati si fanno campagna elettorale impunemente in spazi non autorizzati. Non voglio fare il fiscalista, ma questa affissione che tappezza le strade la trovo indecorosa». 

Dalle foto postate dal Movimento cinque stelle sopra lo spazio a loro adibito, tra tutti, spiccano le foto di Aldo Puleo (Libertà e Progresso) e Nando Sapuppo (Orgoglio Catenoto). I due aspiranti consiglieri, raggiunti da MeridioNews, hanno subito chiarito la questione, scusandosi entrambi di non aver avvisato prima i lavoratori che svolgono questo servizio: «Il manifesto incriminato era uno solo, l’attacchino ha sbagliato a posizionarlo di un posto, credo sia un errore plausibile – spiega Puleo -, quello che però posso dire è che gli spazi autorizzati sono veramente pochi. Poi – aggiunge – trovo poco garbati i modi in cui il signor Tagliavia ha affrontato la questione». Anche Sapuppo sembra voler rimediare all’errore: «Avevo espressamente avvisato di fare attenzione. Le aree dedicate si devono rispettare, il mio non è un atto di spavalderia – aggiunge – ma non ne farò più mettere, tanto non si prendono i voti così».

«Alcune locandine le ho fatte togliere subito e assicuro che farò rimuovere anche le altre. Qualora dovesse arrivare una sanzione sono pronto a pagarla», afferma Francesco Grasso de La Nostra Aci Catena – Forza Italia, le cui immagini si trovavano ovunque in aiuole o cabine elettriche. Così come quelle di Vincenzo Schillirò del Partito Democratico: «Credo sia tutto eccessivo – ha spiegato –  parliamo di fogli A3 che  alcuni amici molto goliardicamente hanno pensato bene di distribuire». Ma c’è chi trova la questione solo una trovata elettorale. 

In queste ore, però, pare che la situazione sia tornata alla normalità e tutti si dicono pronti a rispettare i regolamenti. E, a occhio, sembra che i materiali abusivi siano stati rimossi. «Stiamo svolgendo un’opera di controllo su tutto il territorio, sia di mattina che di pomeriggio, anche su input anche della prefettura per far rispettare la normativa», spiega Sebastiano Forzisi, comandante dei vigili urbani.

Carmelo Lombardo

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