Nuova gara della prefettura di Palermo per «l’affidamento nel territorio della provincia di Palermo del servizio di accoglienza ed assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale»: un bando che sarebbe già dovuto partire l’1 giugno con un appalto da poco più di 19 milioni di euro per l’accoglienza di 1500 richiedenti asilo e che aveva scatenato polemiche a destra, con un presidio che era stato osteggiato dagli antifascisti, e sollevato qualche perplessità da parte dell’associazionismo che si occupa di tutela ai migranti. Molte le differenze col vecchio bando, a partire dalla data di avvio che viene spostata all’1 ottobre mentre rimane confermata la scadenza al 30 settembre 2018. Nelle rinnovate disposizioni stabilite dall’organo governativo i richiedenti asilo diventano 1800, con relativo aumento dell’importo della gara che arriva praticamente a 23 milioni di euro (22.995.000 per l’esattezza).
Accogliendo le indicazioni di chi chiedeva una maggiore attenzione per la provincia, i lotti non sono più solamente due – uno specifico per il capoluogo siciliano e l’altro generico per le altre città – ma quattro: oltre a quello di Palermo che è rimasto nella vecchia forma, il secondo riguarda alcuni Comuni del versante occidentale e vale a dire Cinisi, Capaci, Carini e Terrasini; il terzo lotto riguarda i Comuni del versante orientale e cioè Bagheria, Villabate e Termini Imerese; infine il quarto che riguarda 58 Comuni (da Cefalù a Valledolmo) e che dovranno garantire in tutto di 800 posti. La nuova suddivisione servirà, come recita il bando, a favorire «la partecipazione di piccole e medie imprese che sulla base del possesso dei requisiti richiesti dal presente bando e in modalità diffusa attraverso microstrutture possono erogare il servizio in qualunque Comune di questa provincia». L’idea insomma è di evitare la formazione di macrostrutture, tanto che a Palermo il limite massimo di persone per singolo posto è di 80 persone, che scende a 50 nella provincia (e dunque negli altri tre lotti).
Per gli operatori, le cooperative e le associazioni che vogliono candidarsi alla gestione del servizio di accoglienza e assistenza c’è tempo fino al 21 agosto per presentare la documentazione amministrativa, l’offerta tecnica e l’offerta economica, che dovrà essere inviata alla sede della prefettura in via Cavour. Rispetto alle precedenti indicazioni sono previsti criteri più stringenti per la candidatura e l’eventuale accettazione: si dovranno ad esempio allegare quattro foto della struttura più una planimetria aggiornata. Infine dal 10 luglio sono state diffuse le prime graduatorie degli «operatori economici che hanno offerto strutture e servizi idonei» e che in ogni caso dovranno attendere il via da parte della prefettura, nella speranza che non ci siano altre modifiche e rinvii in corso.
Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…
Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…
Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…
Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…
Incidente stradale sulla strada statale 188, all'altezza di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano. Nello scontro…