Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, sarà interrogato il prossimo 16 giugno, alle 15, dai pm di Palermo. Il giorno dopo toccherà all’ex pm antimafia, Antonio Ingroia, oggi amministratore delegato di Sicilia e-Servizi, società partecipata regionale che si occupa dell’informatizzazione dell’amministrazione. L’accusa per gli indagati è di abuso d’ufficio. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal pm Maria Teresa Maligno, riguarda assunzioni effettuate da Sicilia e-Servizi. In barba, è la tesi dell’accusa, ad una legge che disponeva il blocco delle assunzioni.
Ingroia si è sempre difeso sostenendo la necessità di quelle assunzioni, pena la paralisi del sistema informatico regionale. A sostegno poi della sua tesi l’ex pm porta anche un parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato.
Insieme al governatore e a Ingroia sono indagate altre sei persone: l’ex ragioniere generale della Regione, Mariano Pisciotta, e gli ex assessori del governo Crocetta Antonino Bartolotta, Ester Bonafede, Dario Cartabellotta, Nelli Scilabra, Michela Stancheris e Patrizia Valenti. «All’esito degli interrogatori di Crocetta e Ingroia si procederà, nei giorni a seguire – spiegano dalla Procura -, ad analoghi atti nei riguardi degli altri indagati iscritti». Nei giorni scorsi il gip aveva respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura.
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