A Troina i panifici aperti soltanto tre giorni a settimana «Ci aspettano i giorni più difficili di questa emergenza»

Martedì, giovedì, sabato. Saranno questi i giorni in cui gli abitanti di Troina, piccolo centro dell’Ennese, potranno acquistare il pane. La decisione è stata presa dal sindaco Fabio Venezia e segue le difficoltà scatuirite dalla diffusione della pandemia di Covid-19. Nel paese sono cinque per adesso i casi positivi, alcuni dei quali all’interno dell’Oasi, la nota struttura sanitaria che ricade nel territorio comunale. 

Nell’ordinanza siglata dal primo cittadino si specifica che sono stati gli stessi panificatori che «hanno manifestato non poche difficoltà nella produzione giornaliera di pane, dovuta alla carenza di personale». Da ciò è scaturita la decisione di chiudere per tre giorni a settimana gli esercizi. L’orario d’apertura andrà dalle 7 alle 13,30. «Tale scelta limiterà le uscite da casa consentendo di acquistare una quantità di pane adeguata al fabbisogno delle famiglie anche per più giorni», si legge nel documento. 

Venezia, intanto, poche ore fa si è rivolto ai propri concittadini con un post su Facebook. «Quelli che ci aspettano saranno i giorni più difficili di questa emergenza. Iniziano a serpeggiare nervosismo, stress e anche sentimenti di sconforto. Ma non possiamo perderci d’animo – scrive il primo cittadino -. Vi esorto a compiere un ulteriore sforzo. Dal nostro comportamento dei prossimi giorni dipenderà l’esito dell’emergenza e il ritorno alla normalità. Evitiamo di uscire di casa e rispettiamo scrupolosamente le regole. Ciascuno di noi – continua – preservando se stesso tutelerà anche i propri cari e l’intera comunità. Noi, pur con i pochi mezzi a disposizione, stiamo facendo ogni possibile sforzo per gestire nel migliore dei modi l’emergenza e per aiutare i nostri concittadini in difficoltà, ma serve il supporto e il senso di responsabilità di tutti». 

Infine un appello alla politica. «Abbiamo scritto e chiesto aiuto al governo nazionale e al presidente della Regione. Sappiamo che quello troinese è un popolo laborioso, abituato ai sacrifici, che nei momenti più bui della sua storia ha sempre trovato la forza di rialzarsi e andare avanti. Rimaniamo uniti e – conclude Venezia – facciamo ognuno la nostra parte e anche questa volta supereremo le difficoltà».

Simone Olivelli

Recent Posts

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

2 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

2 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

3 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

4 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

5 ore ago

La mamma di Denise Pipitone ha trovato cimici funzionanti in casa: «Sono dello Stato o di privati?»

«Sapete cosa sono? Scrivetelo nei commenti, vediamo chi indovina». È con una sorta di indovinello…

5 ore ago