Gli studenti accostano Salvini a Mussolini. E la docente viene sospesa. È quel che è accaduto a Palermo alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria, che insegna italiano presso l’istituto industriale Vittorio Emanuele. La docente è stata sospesa per due settimane, a partire da sabato scorso, dall’ufficio scolastico provinciale. Con l’accusa di non aver vigilato sul lavoro degli alunni di 14 anni che nella giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un accostamento che in realtà nei giornali è stato più volte avanzato. Ma che è stato evidentemente sanzionato per averlo proposto all’interno di un’aula scolastica.
La sospensione con stipendio dimezzato – scrive Repubblica Palermo – è stata attuata al termine di una ispezione ministeriale cominciata dopo una serie di post sui social. Tutto sarebbe nato dopo che l’attivista neofascista Claudio Perconte aveva lanciato un tweet indirizzato al ministro all’Istruzione Marco Bussetti: «Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, dove una prof per la Giornata della memoria ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?».
Il giorno dopo la sottosegretaria leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni è intervenuta su Facebook. «Se è accaduto realmente – ha scritto – andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall’insegnamento. Già avvisato chi di dovere». E dopo la soffiata, dunque, è arrivato il procedimento disciplinare che sta facendo molto discutere.
«Davvero un’insegnante dell’istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo – dichiara il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli – è stata sospesa dal servizio per non aver impedito che gli studenti criticassero il ministro Salvini? Il ministro dell’Istruzione, Bussetti, chiarisca che cosa è accaduto, siamo di fronte a un episodio gravissimo. Ritenere un’insegnante responsabile di quello che pensano liberamente, eventualmente anche in modo non condivisibile, degli studenti rappresenta una deriva censoria senza precedenti. Il prossimo passo sarà obbligare i ragazzi a sventolare le bandierine della Lega al passaggio del ministro, oppure imporre l’iscrizione al VinciSalvini?».
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