A scuola di trading con Thanushan Kaventhera Kumar Dall’India a Palermo: «Nostro obiettivo creare lavoro»

Thanushan Kaventhera Kumar, nato in India e palermitano di adozione, ha 25 anni, ed è qui dal ’99, da quando ne aveva solo cinque. I suoi genitori scappati dalla guerra civile nello Sri Lanka, hanno vissuto dapprima in India e poi a Palermo, dove si sono occupati di ristorazione: vendita di panini e cibo da fast food. Adesso lui, diplomato in Ragioneria e studente di Economia e Finanza, ha trasformato in realtà un progetto con un amico di Termini Imerese, Leonardo Giuliano, grazie ai soli sacrifici che hanno fatto negli ultimi anni: «Abbiamo aperto la scuola nella zona di via Libertà a metà estate, insegniamo alle persone le nozioni di base per accedere agli strumenti finanziari legati al trading, ambito nel quale lavoro attivamente dal 2015», racconta. Ieri ha tenuto un seminario all’Università Professional trading: beat the financial markets, insieme al suo socio, a un trader e collaboratore istituzionale, Riccardo Amenta, e al professore Fabrizio Piraino che insegna diritto privato alla facoltà di Economia.

Un percorso iniziato da autodidatta poi perfezionato grazie agli insegnamenti di un trader americano: «Sono tantissime le persone che non conoscono nulla di finanza in Italia e soprattutto al Sud – afferma – e che acquisendo determinate conoscenze potrebbero gestire i loro risparmi in prima persona. Si sono rivolte a noi persone dai 20 ai 45 anni. Il nostro obiettivo, oltre a formarle, è quello di riuscirci ad espandere grazie alle entrate ottenute, fino a creare un vero e proprio fondo di investimento». Ma l’educazione finanziaria non basta da sola: «È necessario sviluppare anche una mentalità imprenditoriale, da investitori, staccandosi dalla logica del posto fisso e dello stipendio a fine mese. Ma così chi crea lavoro? Nel trading pesa molto anche il fattore psicologico e le prime lezioni sono indirizzate fondamentalmente a questo, a prepararli anche a questa mentalità», aggiunge il giovane.

«La durata del corso infatti – sottolinea – è individuale e si basa sulla preparazione della persona che vi prende parte, tenendo conto sempre della sua attitudine di base e da quanto tempo è disposto a dedicare alla formazione». Ma Thanushan pensa in grande: «Il nostro obiettivo ultimo resta quello di assorbire il personale che formiamo grazie alle nostre competenze  e offrire lavoro grazie alla creazione di un fondo di investimento. Per avere la licenza serve un milione sulla carta ma in realtà servono almeno 15 milioni per aprirlo. Un progetto a lungo termine ma in dieci-quindici anni potremmo riuscirci. Io mi sono prefissato di raggiungerlo entro dieci anni, conto molto sulle nostre forze».

Stefania Brusca

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