Qualche settimana fa davanti ad un’assemblea cittadina a Mondello, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, avevano promesso ai commercianti la modifica dell’ordinanza in merito al regolamento cittadino della movida, aspramente criticato dagli imprenditori palermitani. Ma ad oggi nulla di fatto.
La giunta Orlando a fine febbraio ha approvato un emendamento al regolamento sulle attività degli esercizi pubblici, adottato la scorsa estate. La prima modifica introduce il divieto di far musica amplificata; la seconda riguarda la sanzionabilità degli avventori, oltre che dei somministratori di bevande in bottiglia o lattine. «Provvedimenti – spiega la giunta – dettati dalla necessità di far fronte alle esigenze dei residenti dove si trovano i locali di intrattenimento».
«Queste modifiche aumentano la conciliabilità tra i valori della vivibilità, sicurezza dei cittadini e le ragioni di chi fa impresa nell’intrattenimento serale», dicono il sindaco Orlando e l’assessore comunale Marano. Intanto la commissione alle Attività produttive del Consiglio comunale e il suo presidente Paolo Caracausi cercano di fare un ‘quadro’ della situazione. «Il Consiglio comunale deve approvare un regolamento che trova interesse da parte di tutti» dice a Meridionews Caracausi.
«Abbiamo fatto una serie di incontri con le associazione di categoria per cercare di fare un nuovo regolamento partecipato – aggiunge -. Siamo a lavoro per trovare insieme delle soluzioni. Bisogna partire dall’educazione dei giovani e dalla lotta contro l’abusivismo degli esercenti. Stiamo cercando di diversificare la città in base al problema del rumore, quale potrebbe essere lo schiamazzo o la musica. Ma questo può essere fatto soltanto con imprenditori in regola. Cosa diversa è la situazione che si registra nelle zone franche di Palermo, come la Vucciria, luogo in cui, anche le forze dell’ordine sono in difficoltà per far rispettare un minimo di senso civico. Lì vorremmo inasprire le sanzioni».
Differenti sono le parole del consigliere della settima circoscrizione, Eduardo De Filippis, che chiede un’accelerazione nel senso di marcia in merito a questa ordinanza, visto che la stagione estiva è quasi partita. «L’estate è alle porte ed ancora questo problema del regolamento sulla movida non si è risolto – dice -. L’ordinanza sta creando soltanto un deficit economico nelle casse delle attività del capoluogo siciliano». Da De Filippis arriva un invito: «Il sindaco Orlando modifichi l’ordinanza riguardo all’intrattenimento musicale per le ore dell’aperitivo nelle zone turistiche della costa, come Mondello, Addaura e Sferracavallo. I gestori dei locali, nel rispetto della quiete pubblica, dovrebbero poter intrattenere i propri avventori attraverso filo diffusione o concerti live sino alle 22». Intanto dai corridoi di Palazzo delle Aquile si vocifera che l’ordinanza tanto odiata dalla mondanità palermitana potrebbe essere discussa dal Consiglio comunale intorno al 15-20 di giugno.
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