Le manifestazioni che ruotano attorno ai balli folk hanno un respiro internazionale e vedono il coinvolgimento di numerosissime associazioni, gruppi di ballo e soprattutto carovane di giovani che vengono da ogni parte d’Italia per suonare e ballare sulle inconfondibili melodie del friscaletto siciliano e dell’organetto. Ne è un esempio è il Raduno Mediterraneo del Folklore Internazionale organizzato dall’associazione Ballo Pantomima della Cordella che si tiene ogni anno nel mese di agosto a Petralia Sottana, borgo incastonato nel cuore del Parco delle Madonie. Il Festival, giunto quest’anno alla sua trentacinquesima edizione è uno degli eventi più apprezzati e attesi in Sicilia oltre che una delle manifestazioni di punta del paese siciliano.
Il programma prevede tante attività che vanno dai workshop di musica e danza, ai concerti e alle performance dei gruppi folkloristici provenienti dall’Italia e dalle diverse parti del mondo: scottis di Geraci, sciatamarra, circolo circasso, contradanza, mazurka, polka, bourrèe, tarantella calabrese, pizzica salentina, tammurriata napoletana, sono solo alcune delle danze che con i loro travolgenti ritmi coinvolgeranno un pubblico dove l’età, il sesso o il colore della pelle non ha nessuna importanza. Per tutta la settimana di ferragosto Petralia si trasforma in un palcoscenico di musica e colori. La festa non prevede solo musica e balli ma anche seminari, laboratori di tamburo a cornice, workshop per adulti e per bambini che avranno luogo nella mattina e nel primo pomeriggio oltre a sfilate di gruppifolkloristici locali e ospiti internazionali, cucine dal mondo e presentazione di libri. I momenti più attesi sono di certo i concerti che si tengono la sera.
Si spazia dalla tradizione popolare siciliana con il concerto dei friscalettari, i suonatori del tipico flauto intagliato in legno che rimanda subito alle note delle tarantelle siciliane, fino al divertente ballo della contradanza, animato come ogni anno dal Maestro Antonio Bartolo Cuccì, petralese doc e cultore delle più autentiche danze della tradizione siciliana. Ma non solo Sicilia: in piazza a far ballare appassionati, turisti e passanti saranno anche le romantiche note della mazurka francese, delle melodie greche, dei repasseado portoghesi, dei coinvolgenti balli turchi. Si comincia il 14 agosto con ControDanza, il concertone in piazza Umberto, ormai divenuto appuntamento fisso per la notte di Ferragosto. Il 15 agosto è il momento del Summer Folk Fest, una festa di Ferragosto in programma alla Pineta Comunale di Petralia Sottana.
Dal 16 al 18 agosto arrivano una serie di appuntamenti con il Balfolk, workshop di musica e danza per entrare in contatto con suoni e balli della tradizione europea, sotto la guida di musicisti e artisti di fama internazionale: Ciccio Piras, per i canti polivocali siciliani; Angelo Signore e Adriana Cucinella con il loro laboratorio di tammorra e ballo su tamburo; Andrea Capezzuoli con i workshop di organetto. Il 17 agosto, alle 21.30 a piazza Finocchiaro Aprile, verrà portata in scena la classica Serenata a zita e infine, l’ultimo giorno, domenica 19 agosto, si svolge la festa vera e propria che consiste nella rievocazione del matrimonio tradizionale siciliano: il Corteo Nuziale partirà alle 15 da Piazza Gramsci per percorrere tutto corso Paolo Agliata, fino ad arrivare alla Chiesa Maria Santissima Assunta, dove verrà rievocato il matrimonio.
A seguire, il corteo proseguirà verso il campo sportivo di Petralia Sottana, dove gli sposi e i visitatori si godranno lo spettacolo del Ballo della Cordella, tradizionale auspicio per un fecondo raccolto e vita matrimoniale agli sposi: dodici coppie di ballerini, a simboleggiare i dodici mesi dell’anno, danzeranno intrecciando le cordelle a formare le figure che rappresentano le quattro stagioni, accompagnati da canti e balli della tradizione di Petralia Sottana tra il ritmo scandito dal tamburello e dalla fisarmonica, mentre un tripiudio di nastri colorati intrecciano il cielo di Petralia.
Quest’anno, inoltre, all’interno del Festival, avrà luogo la manifestazione Armamu u sonu, il primo laboratorio residenziale nato dalla passione e dal lavoro di quattro amiche (Caterina Giordano, Antonella Romana, Valentina Gnizio e Simona Ferrigno) in collaborazione con l’Associazione PopolArti. «La nostra idea è quella di diffondere, nell’ambito di un Festival internazionale, le danze della tradizione madonita ma soprattutto quello di far conoscere un intero territorio, ricchissimo di un patrimonio culturale, storico, enogastronomico e naturalistico» racconta Caterina Giordano, una delle ideatrici del laboratorio. «Oltre ai laboratori di danza itineranti, infatti, faremo incontri con gli anziani di Caltavuturo, escursioni guidate in montagna, pranzi tipici siciliani in fattoria, perchè tutto è espressione dell’identità del nostro territorio» conclude Caterina.
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