Ancora atti di crudeltà ai danni di un cane randagio. Succede a Paternò dove tre persone – due uomini e un minorenne – avrebbero compiuto una serie di sevizie che hanno portato, alla fine, alla morte dell’animale. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in contrada Gianferrante, una stradina secondaria della strada provinciale 138 in territorio di Paternò. A denunciare quanto successo è stato Massimo Anicito, il presidente dell’associazione animalista Cuori randagi che ha pubblicato un video sulla pagina Facebook.
Nel video, Anicito descrive ciò che è accaduto stando al racconto fatto da alcuni giovani sui 25 anni che avrebbero messo in fuga i tre aggressori e dato le prime cure al cane, in attesa dell’arrivo dei soccorsi veterinari e dei volontari. «Questi testimoni parlano di tre persone, tra cui un bambino, che avrebbero lanciato una grossa pietra contro il cane – ha detto Anicito – Dopo, l’animale sarebbe riuscito a fuggire dal tentativo di dargli fuoco». Il cane, dopo essere riuscito a divincolarsi, sarebbe caduto in acqua in uno dei canaloni presenti in zona. «Il cane era ustionato, aveva la mascella rotta, un buco in testa e altre ferite – spiega Anicita – Sono stati chiamati i soccorsi, ma l’animale è morto a bordo dell’ambulanza veterinaria».
Sulle violenze e la morte del cane – che aveva circa tre anni – è stata presentata una denuncia e sono già partite le indagini da parte degli agenti della polizia municipale. I vigili urbani, infatti, già questa mattina hanno effettuato un sopralluogo in contrada Gianferrante. «La polizia municipale – ha dichiarato il sindaco di Paternò Nino Naso – farà l’impossibile per individuare i responsabili di questo gesto vile e vigliacco».
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