A Palermo, ogni settimana, si contano 27 mercatini rionali. Di questi, tre sono abusivi. L’esempio più eclatante è rappresentato dal mercatino che si svolge il sabato tra via Galilei e piazzale Giotto, forse il più grande della città.- Ebbene, su 138 commercianti in regola, ce ne sono almeno altri 200 completamente abusivi, che non emettono alcuno scontrino, né tanto meno pagano alcun tassa. Chi è in regola non denuncia chi infrange apertamente le norme per paura di ritorsioni.
Questo il quadro emerso stamattina nel corso di una riunione che si è tenuta presso i locali della Terza Commissione consiliare. A raccontare queste ed altre storie è stato Giovanni Felice, presidente di Confimpresa ed esperto del settore.
Insomma, si parla tanto di legalità, ma sul fronte dei mercatini a trionfare sembra l’illegalità. Commenta Angelo Figuccia, consigliere comunale di lunga data, esponente di Forza Italia: «Ad accrescere il senso di degrado e di illegalità è la mancanza di veri controlli da parte della Polizia municipale che, essendo cronicamente a corto di mezzi ed uomini, fa quel che può. Finora, purtroppo, nonostante la buona volontà, nessuno dei piani straordinari predisposti dal comandante Vincenzo Messina è riuscito a porre un argine al dilagare dell’abusivismo e del degrado».
Anche Figuccia, come Felice, racconta storie di illegalità, alcune addirittura un po’ incredibili. «Ho contato tre mercati abusivi – dice il consigliere di Forza Italia -. Il primo si tiene la domenica in Corso dei Mille, all’altezza dell’istituto alberghiero Piazza, davanti l’ex mulino Pecoraro; il secondo in via Laudicina, nei pressi dello Sperone; mentre il terzo si svolge il lunedì in piazzale Anita Garibaldi, nei pressi di viale dei Picciotti, proprio davanti la casa dove fu assassinato Padre Pino Puglisi».
Beh, un mercato abusivo dov’è stato assassinato Padre Pino Puglisi non è il massimo! Chiediamo lumi alla vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta: Il problema c’è e va affrontato – dice Nadia Spallitta -. «Dobbiamo intervenire, il Consiglio comunale deve intervenire con un’apposita delibera, per regolamentare questo settore. Per reprimere l’abusivismo, ma anche per consentire a chi è in regola di fare bene il proprio lavoro».
Pessimista, invece, Angelo Figuccia. «Dentro i mercatini – afferma – è assolutamente facile commettere qualsiasi tipo di reato, dallo spacciare denaro falso a fare scippi, fino alla vendita di merce contraffatta e di dubbia provenienza senza alcuna tutela per i consumatori. Con il non trascurabile corollario del traffico automobilistico che va sistematicamente in tilt nelle zone interessate. Poi, come ciliegina finale, c’è la gran mole di rifiuti prodotti. Rifiuti che, spesso, rimangono sulle strade. Se lo scenario è questo e le autorità non intervengono, tanto vale abolire tutti i mercatini, eliminando così qualsiasi pretesto per offrire l’occasione di far proliferare l’illegalità».
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