A Palermo muore un migrante: disidratazione. L’allerta sanitaria è al massimo

Sarebbe morto per disidratazione il migrante ricoverato ieri sera al reparto di Rianimazione dell’Ospedale Villa Sofia a Palermo. L’uomo era arrivato ieri sera da Lampedusa in uno stato di pre-coma e le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.

Rimangono stazionarie le condizioni degli altri  cinque migranti ricoverati presso i due ospedali Villa Sofia e Cervello, dopo lo sbarco di domenica mattina al porto di Palermo. Un uomo, cittadino del Mali, si trova sotto osservazione nell’area del pronto soccorso di Villa Sofia per un focolaio di polmonite, mentre i quattro ricoverati al Cervello accusano tutti problemi di disidratazione e piccoli focolai di polmonite.

L’allerta sanitaria è altissima, è inutile girarci intorno. Proprio pochi giorni fa, dopo l’allerta sul virus Ebola, l’Oms ha lanciato anche quello relativa alla poliomelite. “Il 60 per cento dei casi di polio sono il risultato della diffusione incontrollata del virus e ci sono le prove che la trasmissione avviene tra viaggiatori adulti” ha scritto l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Che, a quanto pare, ha mandato una task force in Sicilia per monitorare la situazione ‘migranti e salute’ da vicino.  Anche perché non sono mancati casi in cui, malattia in teoria scomparse dalle nostre parti, come la tubercolosi, siano state riscontrate nei migranti.

“Fenomeni migratori così complessi – spiegano i medici del braccio operativo delle Nazioni Unite nel settore medico e sanitario, come riporta un articolo del collega Piero Messina su LiveSicilia- con uomini, donne e bambini che si sottopongono a viaggi disumani in condizioni di totale promiscuità, mettendo a rischio la propria vita e la propria salute, sono un fattore di criticità per la diffusione dei virus e di ogni altra malattia. Quindi, bisognerà stare molto attenti, ma la Sicilia, oltre ad avere dato prova di grande accoglienza sul piano sociale ed umano, si sta dimostrando molto preparata sul piano professionale e sanitario per gestire situazioni al limite come questa”.

 

Redazione

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