A Natale ti regalo un libro. È l’iniziativa di Rosaria Privitera Saggio, una «divoratrice di libri», come ama definirsi. Lentinese, ha allestito il suo banchetto alla chiesa Santissima trinità, di cui è parrocchiana. «L’idea è nata perché, nel tempo, mi sono resa conto che tante persone non vogliono leggere, non sanno cosa leggere o, peggio, non hanno modo di procurarsi dei libri – racconta a MeridioNews -. Quindi ho riflettuto a lungo e così è nata la voglia di donare alcuni volumi che custodivo nella mia libreria».
Privitera Saggio aveva otto anni quando ha cominciato ad avvicinarsi alla lettura. «Il primo romanzo che ho letto si chiama Cuore – racconta –. All’inizio non mi incuriosiva, ma dalla prima pagina sono passata alla seconda per sapere come continuava la storia, poi alla terza per capire quella precedente e alla fine sono stata come rapita. Lo leggevo la sera, quasi di nascosto: mia madre mi rimboccava le coperte, mi dava la buonanotte e spegneva le luci. Dopo, mi coprivo fino alla testa e con la mia piccola torcia passavo le ore a sfogliare le pagine e a emozionarmi per le varie vicissitudini narrate». Presto la grande passione diventa qualcosa di cui la lentinese non può più fare a meno. «Ci sono tante dipendenze, sicuramente quella dai libri è la più positiva – dice rivolta ai più giovani -. Quindi, leggete, acculturatevi e non siate indifferenti».
È alla chiesa Santissima trinità di Lentini che Rosaria Privitera Saggio ha allestito un banchetto con i suoi libri: «Ne avevo messi a disposizione circa 38, di celebri autori come Pirandello e Verga. Ne ho distribuiti più di 25, anche a gente che non poteva permetterseli». Obiettivo raggiunto, dunque, come conferma una signora che è andata in parrocchia proprio per scegliere un volume: «Grazie a questa bellissima trovata anche io sto cominciando a leggere, cosa che prima non amavo fare».
Sopra quel tavolino sono rimasti una decina di volumi che attendono di essere adottati da qualcuno. «Spero da giovani, visto che fino a oggi sono venuti solo degli adulti», commenta Rosaria Privitera Saggio che, tra le altre cose, ha l’hobby della fotografia e del trekking. Cosa si prova a separarsi da un libro? «Trovo sbagliato l’attaccamento alle cose, mentre la vera bellezza è la condivisione. Io la pratico da un paio di anni: ho iniziato lasciando dei libri sulle panchine, nelle aree di servizio dell’autostrada, in aeroporto e sui sedili dei mezzi urbani. A disposizione di chiunque li avrebbe trovati».
Uno scambio tra sconosciuti che può dire di sé molto più di tante presentazioni, secondo la lentinese. «Un libro conserva le emozioni di chi lo ha letto e trasmettere questi sentimenti agli altri è straordinario. La lettura è importante per la crescita culturale di ciascuno di noi: è una sorta di barchetta che ti porta a fare un viaggio lunghissimo e conduce in un mondo meraviglioso», aggiunge. E per i giovani viaggiatori che intraprendono questo percorso, Rosaria Privitera Saggio ha qualche titolo da consigliare: «Il piccolo principe, Piccole donne, I ragazzi della via Pál e Pinocchio: sono i testi con i quali io sono cresciuta, che sono passati nelle mani dei miei figli e oggi in quelle di altri bambini».
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