«A Misterbianco ci sono più di mille imprese, ma nessuno, da quando sono segretario della Confcommercio, è mai venuto da noi per denunciare tentativi di estorsione o chiedere aiuto. E non credo che siamo un’isola felice dove il fenomeno non esiste». Per invertire la tendenza, i commercianti del Comune etneo, insieme all’associazione antiracket Rocco Chinnici, hanno aperto un centro di ascolto per le vittime dell’usura. Francesco Fazio, segretario della locale Confcommercio che conta poco meno di 300 iscritti, è uno dei promotori dell’iniziativa. «E’ tempo di dare un svolta e vogliamo dare un taglio diverso per rafforzare il rapporto di fiducia con gli esercenti – spiega Fazio – le imprese sono come le famiglie, all’interno ci possono essere problemi di varia natura. Allo stesso modo noi siamo pronti a parlare di tutti i tipi di legalità diffuse: dall’abusivismo al bullismo, alla corruzione». Un modo per conoscersi meglio e rendere più facile anche la denuncia di eventuali estorsioni.
Il progetto nasce dalla collaborazione con l’università di Catania e l’Associazione nazionale magistrati, il cui presidente catanese, Pasquale Pacifico, è intervenuto alla presentazione dello sportello. «Con la crisi attuale ha spiegato il magistrato della Direzione distrettuale antimafia e con il credito negato dalle banche, lunica alternativa che rimane agli imprenditori è rivolgersi agli strozzini. La formula è semplice: un tasso di interesse dapprima basso e poi sempre più imponente, fino alla richiesta di assunzione in azienda di un familiare e in ultimo il collasso definitivo. Un sistema insostenibile, così come le altre forme di estorsione perpetrate nei confronti di molti imprenditori».
Per incentivare la collaborazione degli esercenti, in altre città le amministrazioni hanno fatto ricorso a concreti incentivi. A Catania, la giunta Stancanelli stanziò un fondo di 100mila euro destinati ad alleggerire le imposte dei commercianti che avrebbero denunciato. Poche settimane fa è stata la volta di Biancavilla, dove è stata deliberata l’esenzione di tutte le tasse comunali per cinque anni in favore delle vittime del racket che si rivolgono alle forze dell’ordine. Adesso il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, annuncia a CTzen il suo impegno nel promuovere un’iniziativa simile nel suo Comune. «C’è molto lavoro da fare – spiega – i commercianti hanno ancora paura. Per aiutarli, intendo formulare un’ipotesi concreta di riduzione delle imposte per chi collaborerà, ne parlerò con la Confcommercio e presenterò una proposta al consiglio comunale».
I commercianti di Misterbianco che vorranno usufruire dello sportello troveranno le porte aperte a partire da gennaio, tre volte la settimana, all’interno della sede di Confcommercio. «Ci saremo noi – sottolinea Fazio – ma abbiamo individuato anche un pool di professionisti che ci affiancherà: psicologi, avvocati, assistenti sociali e commercialisti». A sostenere l’iniziativa c’erano anche i giovani di Confcommercio Catania. «In un momento storico così travagliato, nel quale la disoccupazione ha raggiunto livelli disarmanti, è difficile tenere i giovani lontani dalla illegalità – ha affermato il presidente Josè Recca – Dobbiamo creare quel terreno fertile nel quale far germogliare le loro idee imprenditoriali e proporre un numero crescente di iniziative di volontariato e di sostegno».
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